di L. Santucci
Ti voglio bene, mamma… come il mare!
Non basta: come il cielo! No, più ancora.
Mamma, ci penso già quasi da un’ora,
eppure quel nome non lo so trovare.
So che quando torno dalla scuola
i gradini li faccio a rompicollo,
per l’impazienza di saltarti al collo
e il cuoricino, puf, mi balza in gola.
Ti voglio bene quando sei vicina
e quando non ci sei: quando mi abbracci.
Ti voglio bene anche se mi fai gli occhiacci.
Ti voglio bene sempre, sai, mammina?
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