Si cercano ancora tanti dispersi tra le case crollate, anche se per raggiungerli, il più delle volte, è necessario l’elicottero. Lavorano senza sosta la protezione civile, i vigili del fuoco, la Croce rossa e… i pastori tedeschi, cani addestrati, con elmetto e mascherina, che aiutano nella ricerca dei sopravvissuti .
E ADESSO…
Si pensa a ricostruire. Le case, le scuole, tutti gli edifici devono essere costruiti con materiali adatti a resistere ad un terremoto. Intanto, i bambini hanno ripreso la scuola: tutti i giorni vanno a seguire le lezioni in case di legno o prefabbricati che hanno sostituito per adesso le loro aule.
Nelle “nuove aule” non manca niente: lavagne, banchi, libri e tutto il materiale di cancelleria. Con l’inizio della scuola è “risbucato” anche il pullman giallo chiamato ” lo scuolabus della speranza”. Raccoglie i bambini dei paesi colpiti dal terremoto e li accompagna a scuola.
COME TRASCORRONO LE GIORNATE QUESTI BAMBINI?
Sono giornate normali: dopo la scuola, mangiano con la famiglia tutti insieme, giocano tra le tendopoli in attesa che la loro “vera casa” venga rimessa a posto.
E PER L’INVERNO?
I sindaci, la protezione civile e il governo stanno lavorando perché con l’arrivo dell’inverno si possa garantire ai bambini e alle loro famiglie o il rientro nelle proprie case o una casa adatta ad un clima più freddo.
Alcune famiglie troveranno ospitalità anche presso i parenti.
I TERREMOTI IN ITALIA SONO FREQUENTI. PERCHE’?
L’Italia si trova tra la placca euroasiatica e quella africana che scontrandosi generano i terremoti.
LE PAROLE DIFFICILI
sfollati: chi è rimasto senza casa;
tendopoli: accampamenti di tende;
protezione civile: organizzazione che protegge persone e territori;
prefabbricati: edifici fabbricati prima e poi montati sul posto;
placca: strato superficiale della Terra.
Stefania Fanucci
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