Si può giocare al chiuso, anche in luoghi ristretti, e all’aperto. Per le competizioni agonistiche, sono richiesti luoghi attrezzati e spaziosi.
UN PO’ DI STORIA…
Il tennis da tavolo è nato in Inghilterra, alla fine del diciottesimo secolo, come gioco di svago, come “tennis casalingo” da giocare dopo cena, al chiuso, nei circoli dell’alta società, durante i mesi invernali. I fabbricanti di giochi capirono l’importanza del nuovo gioco e cercarono di proporre diverse soluzioni casalinghe, senza grandi risultati. Nel 1900, il fabbricante John Jaques di Londra rinnovò un gioco precedentemente proposto cambiandone il nome in PING PONG, raccogliendo un enorme successo e che divenne rapidamente popolare in tutto il mondo con nomi diversi: ping pong, gossima, table tennis, indoor tennis, tennis de Salon…
In Italia il tennis da tavolo si è costituito come disciplina sportiva nel 1960 ed il CONI ne ha riconosciuto la federazione nel 1979. Oggi, il tennis da tavolo è uno tra gli sport più praticati al mondo.
Il ping pong si gioca sia a due giocatori (che gareggiano uno contro l’altro) sia a quattro (per il doppio). Il tavolo da gioco misura 274 cm x 152,5 cm, è alto 76 cm ed è in legno. E’ inoltre suddiviso a metà da una rete. La pallina è vuota, ha un diametro di 40 mm e può essere bianca o gialla. Le racchette possono essere di qualsiasi forma, dimensioni e peso ma, il telaio deve essere piatto e rigido. Le due gomme che ricoprono il telaio devono essere una rossa ed una nera.
Un incontro di tennis da tavolo si disputa in 9 partite. Vince chi si aggiudica per primo 5 partite. Se i giocatori raggiungono entrambi 10 partite, vince il primo che si aggiudica due punti sull’avversario.
IL TENNIS DA TAVOLO AI GIOCHI OLIMPICI
Il tennis da tavolo è diventato sport olimpico nel 1988. Le competizioni sono sia maschili sia femminili e prevedono eventi di singolo, di doppio e a squadre Attualmente sono gli atleti cinesi a dominare in questa disciplina.
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