Storia della Pasqua per bambini

Una storia speciale per spiegare la Pasqua cristiana ai più piccoli

Come spiegare la Pasqua ai bambini della scuola dell’infanzia o ai bambini della scuola primaria? Come raccontare la Pasqua di Gesù in modo semplice, sereno e comprensibile? Questa pagina è pensata proprio per questo!
Qui trovi una versione della storia della Pasqua per bambini scritta con un linguaggio adatto ai più piccoli, perfetta per essere letta a casa, a scuola o durante il catechismo. È un modo dolce e rispettoso per spiegare la Pasqua cristiana e far conoscere ai bambini i momenti importanti vissuti da Gesù.
Scorrendo la pagina verso il basso puoi stampare la storia di Pasqua per bambini in pdf.

La Pasqua cristiana è una festa molto importante: non solo perché arriva la primavera, le vacanze, le uova e le colombe, ma soprattutto perché celebra un messaggio di amore, speranza e rinascita.

La Pasqua di Gesù raccontata ai bambini

Una settimana molto speciale

Tanto tempo fa, in un paese lontano chiamato Gerusalemme, viveva Gesù, un uomo molto buono e speciale. Era amato da tante persone perché parlava di amore, perdono e pace. Aiutava i malati, stava vicino ai poveri e insegnava a tutti a voler bene agli altri.
Un giorno, Gesù entrò a Gerusalemme su un asinello. La gente lo accolse con gioia, agitando rami di palma e gridando: “Osanna! Viva Gesù!”. Questa giornata si chiama oggi Domenica delle Palme ed è l’inizio di una settimana davvero importante: la Settimana Santa.

Il mercoledì delle Ceneri spiegato ai bambini

Prima di arrivare alla Pasqua, c’è un altro giorno importante: il Mercoledì delle Ceneri. È il giorno che dà inizio alla Quaresima, un periodo di 40 giorni in cui i cristiani si preparano alla Pasqua.
Durante la messa, il sacerdote mette un po’ di cenere sulla fronte delle persone, come segno di riflessione e cambiamento. È un momento per pensare alle cose belle che possiamo fare: aiutare, condividere, essere gentili.

L’Ultima Cena: un momento speciale tra amici

Un giovedì sera, Gesù si sedette a tavola con i suoi dodici amici, chiamati discepoli. Era un momento molto importante: sapeva che sarebbe stato il suo ultimo pasto con loro. Per questo si chiama Ultima Cena.
Durante la cena, Gesù prese il pane, lo spezzò e disse: “Questo è il mio corpo”. Poi prese il calice con il vino e disse: “Questo è il mio sangue”. In quel momento nacque qualcosa di meraviglioso: la Comunione.
Gesù voleva lasciare un dono ai suoi amici, un modo per sentirlo vicino ogni volta che si riuniscono. Per questo oggi, durante la messa, i cristiani ricevono il pane e il vino, che ricordano quel gesto d’amore.

Il venerdì della croce: amore e perdono

Dopo la cena, Gesù andò a pregare in un giardino. Ma quella notte fu arrestato. Alcune persone potenti non accettavano i suoi insegnamenti e volevano fermarlo.
Il giorno dopo, venerdì, Gesù fu condannato e portato sul Calvario, un monte fuori città. Qui venne crocifisso, cioè messo su una croce, come si faceva con i condannati. Era un momento triste, ma Gesù non odiava nessuno: perdonava tutti e diceva parole d’amore anche sulla croce.
Quel giorno si chiama oggi Venerdì Santo, ed è il giorno in cui si ricorda la morte di Gesù.

Come spiegare i sepolcri ai bambini

Dopo la morte di Gesù, alcuni amici lo presero e lo misero in un sepolcro, cioè una specie di grotta scavata nella roccia, chiusa da una grande pietra. Era usanza fare così con le persone morte.
Il giorno del Giovedì Santo, nelle chiese vengono allestiti i cosiddetti sepolcri o altari della reposizione: sono spazi decorati con fiori, piante e luci, dove viene conservata l’Eucaristia. È un momento di silenzio e di preghiera, per accompagnare Gesù nel suo momento difficile.

Una sorpresa la domenica mattina!

Il terzo giorno, cioè la domenica mattina, alcune donne andarono al sepolcro per portare profumi e oli, come si usava fare. Ma… sorpresa! La pietra era stata spostata e il sepolcro era vuoto. Un angelo apparve e disse: “Gesù non è qui, è risorto!”.
Gesù era vivo, tornato alla vita! Aveva vinto la morte. Era un miracolo, una gioia grandissima. Quella domenica è la Pasqua, la festa più importante per i cristiani, perché ci ricorda che l’amore è più forte di tutto.

Perché la Pasqua è così importante?

La Pasqua spiegata ai bambini del catechismo

La Pasqua è il cuore della fede cristiana. È il momento in cui si celebra la Resurrezione di Gesù, cioè il suo ritorno alla vita. Significa che l’amore di Dio è più forte di ogni dolore, di ogni errore, di ogni morte.
Per i bambini del catechismo, la Pasqua è l’occasione per scoprire che Gesù è sempre con noi, che ci ama infinitamente e ci insegna ad amare a nostra volta.

La Pasqua spiegata ai bambini… con tenerezza

Raccontare la Pasqua ai bambini non significa parlare solo di sofferenza. Significa raccontare una grande storia d’amore, fatta di amicizia, condivisione, perdono e speranza.
Abbiamo quindi scelto un linguaggio semplice, immagini delicate e tanta attenzione per le emozioni dei più piccoli.

✏️ Scarica e stampa la Storia della Pasqua per bambini

Abbiamo preparato anche una versione stampabile della storia della Pasqua per bambini, perfetta per essere letta a scuola, a catechismo o a casa. La puoi stampare e leggere insieme ai tuoi bambini o alla tua classe.
Per stamparla, continua a scorrere la pagina verso il basso.

Una Pasqua di luce e gioia

La storia della Pasqua per bambini è un modo meraviglioso per avvicinarli ai valori del Vangelo: la pace, l’amore, la condivisione, la fiducia. È una storia che tocca il cuore, che invita ad essere gentili, a perdonare e a credere nel bene.
Che sia a scuola, in famiglia o in parrocchia, questa storia può diventare un momento prezioso di ascolto e riflessione. Buona Pasqua a tutti i bambini e le bambine… con il cuore pieno di gioia e speranza!