COME CI SCOTTIAMO?
La cute, quando è esposta al sole senza protezione e senza esserci stata preparata, diventa rossa dopo qualche minuto. La scottatura da sole è un’ ustione causata dai raggi ultravioletti del sole (possiamo anche scottarci all’ombra, a causa del riverbero degli UV). Questa scottatura può prodursi dopo quindici minuti e fino a sei ore dopo l’inizio dell’esposizione al sole, secondo la natura dei raggi, dell’altitudine, dell’ora del giorno, della zona del globo e della natura della pelle (fototipo).
Gli UV riescono ad attraversare anche un vetro e ci si può scottare addirittura da dietro una finestra.
Come per qualsiasi ustione, la scottatura da sole può avere diverse intensità, più o meno gravi.
- L’eritema leggero si manifesta con un colore rosso e un leggero aumento della temperatura della pelle nelle zone esposte. Si tratta di un’ustione di primo grado.
- L’eritema intenso e doloroso, che si accompagna a volte dalla formazione di piccole bolle, corrisponde ad un’ustione di secondo grado.
- La versione più grave della scottatura da sole è un’ustione di terzo grado. Si manifesta con la formazione di bolle e di zone necrotiche. Allo stadio più grave, la scottatura può causare mal di testa, febbre e nausea, fino a vomito e squilibrio psichico. Non è quindi da sottovalutare ed è consigliabile consultare un medico.
I FATTORI AGGRAVANTI
La gravità delle scottature solari è proporzionale alla quantità di raggi ultravioletti che entrano in contatto con la pelle. Per esempio:
- In altitudine: la quantità di UVB che entrano in contatto con la pelle aumenta del 4% ogni 300-400 metri.
- Tra le ore 11 e le ore 14: il sole è all’apice, la fase di attraversamento dello strato di atmosfera è più breve e la quantità di raggi ultravioletti che giungono fino alla superficie della Terra è quindi maggiore.
- Ai tropici e all’equatore: la fase di attraversamento dello strato di atmosfera è più breve. La quantità di raggi ultravioletti che giungono fino alla superficie della Terra è quindi maggiore.
- Con cielo limpido: gli ultravioletti non sono, o sono appena, filtrati dalle nuvole.
- Sulle superfici che aumentano il riverbero come la neve, la sabbia, l’acqua e, in genere, tutte le superfici bianche o chiare.
Attenzione! E’ possibile scottarsi anche con tempo nuvoloso. I raggi solari non sono completamente filtrati dallo strato di nuvole e le nuvole non filtrano tutte allo stesso modo. Un velo di nuvole in alta montagna non riesce a bloccare che il 5-10% degli UV, dando una finta impressione di sicurezza perché sia la temperatura, sia la luminosità diminuiscono notevolmente. A media altitudine, le nuvole bloccano da 30 a 70 % degli UV. Solo le grosse nuvole nere, a bassa altitudine riescono a bloccare tutti gli UV.
Per saperne di più>>>
Tutti gli articoli e le attività sulla protezione solare
Come curare una scottatura da sole
Lascia una risposta