Scopriamo il passato

Archaeologist recovering human remains from ancient grave

Work at archaeological siteGli archeologi sono degli esperti che studiano le antiche civiltà basandosi sui resti materiali lasciati dagli antenati. Nel corso di migliaia di anni tracce dell’attività dell’uomo, come abitazioni, vasellame, utensili e altro, sono rimaste sotto terra. Gli archeologi, con un preciso lavoro di scavo, hanno riportato alla luce diverse testimonianze per cercare di capire e di ricostruire la storia dell’uomo.
[ppw id=”125865722″ description=”aprile 2017″ price=”0″]Ogni scoperta è importante perché ci permette di conoscere le antiche culture e di migliorare la vita di tutti.

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DAL FANGO EMERGE UN FARAONE
statua psammeticoAl Cairo (la capitale dell’Egitto), qualche giorno fa, gli archeologi con pale e picconi, hanno riportato alla luce dal fango prima il busto di un gigante, poi una parte della sua testa, quindi la corona e i frammenti di un orecchio e dell’occhio destro. Si tratta di un’enorme statua di pietra alta otto metri che appartiene al faraone Psammetico Primo e non a Ramses Secondo, come si pensava all’inizio. Questa ricostruzione si è basata sui geroglifici trovati sul basamento della statua. Accanto a questa statua, collocata in origine di fronte a un tempio, ne è stata trovata un’altra, lunga, però, solo un metro, che raffigura il faraone Seti Secondo, risalente anch’essa a più di 3.300 anni fa.

UNA TOMBA INTATTA SCOPERTA IN EGITTO
tomba egittoE’ stata scoperta nella Valle dei Re, a Luxor (in Egitto), una tomba risalente a 3000 anni fa, appartenuta ad un nobile che svolgeva il compito di giudice cittadino. Questa tomba non è grande ma è importante: ha una struttura a “T” ed è costituita da un cortile aperto che porta a una sala rettangolare, a un corridoio e a una camera interna che custodisce diversi sarcofagi intatti, con le mummie avvolte nel lino. Anche il corredo funerario è ancora perfettamente intatto. Sono state trovate, inoltre, bare di legno decorate, maschere funerarie e piccole statue di terracotta e di legno.
Gli esperti stanno analizzando quello che hanno trovato per scoprire l’identità dei defunti e le cause della loro morte. Un lavoro che richiederà parecchio tempo.

UNO SGUARDO ALL’ITALIA: IL GRANDE DINOSAURO ABRUZZESE
Trovata sul Monte Cagno, in provincia dell’Aquila (in Abruzzo), da un gruppo di ricercatori, l’orma del più grande dinosauro bipede (con due zampe) mai scoperta in Italia. Un’orma, lunga ben 135 cm, dove si vedono le impronte delle dita e l’articolazione (le ossa) della caviglia, che risale a circa 120 milioni di anni fa.
Il ritrovamento risale all’anno 2006 ma solo oggi è stato possibile ricostruire il modello a tre dimensioni del dinosauro grazie ai droni. I droni, oggetti volanti radiocomandati, sono riusciti a fotografare, in una zona difficile da raggiungere per l’uomo, quest’orma e permettere ai ricercatori di studiarne la storia.
Anche qualche anno fa, è stato scoperto nella regione Campania (sud dell’Italia) un cucciolo fossile di un dinosauro carnivoro. Il piccolo ha 113 milioni di anni e ha un complicato nome latino, ma i napoletani lo hanno soprannominato Ciro!


LE PAROLE DIFFICILI:
antenati:
persone vissute in epoche passate.
geroglifici: segni di scrittura usati dagli antichi egizi.
basamento: parte inferiore di un monumento.
fossile: qualsiasi animale o pianta del passato che si trovano sepolti nel terreno, sia come ossa che come conchiglia o semplice impronta.
giudice cittadino: un cittadino estratto a sorte che affiancava i magistrati nei processi.
sarcofagi: casse in pietra o legno, spesso decorate o scolpite, usate nell’antichità per custodire i defunti.
corredo funerario: insieme del vestiario e della biancheria del morto.
scoprire l’identità: il fatto che qualcuno sia quella data persona e non un altro.
defunti: morti.


Stefania Fanucci 

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