San Nicola è nato tra il 260 e il 280 a Pàtara di Licia, in Asia Minore, dove si trova l’attuale Turchia. Era vescovo della città di Myra e famoso per la sua generosità, la sua bontà e per la sua volontà nel combattere i culti greci e romani. Imprigionato ed esiliato durante le persecuzioni anti-cristiane, morì il 6 dicembre 343. Le sue reliquie furono trasportate in Italia, a Bari, molti anni dopo, nel 1087.
San Nicola è protagonista di molte leggende riguardanti miracoli sia da vivo che da morto. Si dice che dalla sua testa sgorga una fontana d’olio, dai suoi piedi una sorgente d’acqua e che dalle sue membra scaturisca un olio santo che guarisce molti malati.
La sua fama di generosità deriva dalla leggenda forse più famosa, quella delle tre fanciulle. Queste tre ragazze, non essendo il padre in grado di dare loro una dote perché pieno di debiti di pagare, non potevano sposarsi e rischiavano di finire come prostitute. San Nicola lo venne a sapere e, per tre notti consecutive, gettò tre sacchi colmi di monete, attraverso la finestra, nella stanza da letto delle ragazze. Si dice che la terza notte, trovando la finestra chiusa, calò il terzo sacco attraverso il camino. Il padre riuscì in questo modo a pagare i suoi debiti e a garantire una dote ad ognuna delle sue figlie.
San Nicola è anche il protettore dei bambini (una leggenda narra che fece resuscitare tre bambini che un macellaio aveva ucciso), delle vedove, di tutte le persone povere, dei viaggiatori, dei notai, degli avvocati, dei giudici, dei contadini, dei prigionieri, dei mugnai, dei macellai, dei farmacisti…
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