Rugantino è una tipica maschera del teatro romano. Una maschera che impersona un tipico personaggio romanesco, er bullo de Trastevere, svelto co’ le parole e cor cortello, il tipico giovane arrogante e strafottente ma in fondo buono e amabile. L’aspetto caratteristico di Rugantino è la ruganza, parola romanesca che significa “arroganza”.
Si suppone che nacque alla fine del 1700 in quanto Rugantino era il protagonista delle rappresentazioni del più noto burattinaio romano dell’epoca, il Ghetanaccio. In origine, il Rugantino doveva molto probabilmente essere la caricatura del gendarme e veniva all’inverso identificato anche con il capo dei briganti. Nel corso degli anni, si trasformò nella figura del giovane bullo di quartiere con atteggiamenti da duro ma che nella realtà è uno spaccone. Rugantino è litigioso, attaccabrighe e inconcludente. Spesso ha poi la peggio nelle rogne e nei litigi che provoca, anche se nei suoi racconti sono sempre di più le botte che dà di quelle che riceve.
Questi versi di Domenico Volpi (tratti da “Maschere”), raccontano bene il personaggio: Sono la maschera più brontolona, anche se arguta, semplice e buona! Se ti facessero ‘na prepotenza, chiamami subito: corro d’urgenza! Faccio una strage, faccio macelli, specie col vino de li Castelli. Se dopo tutto vengo alle mani, c’è poco da rugà semo romani!
Dove è nata la maschera Rugantino?
Rugantino è la maschera di Carnevale più famosa di Roma. Nasce verso la fine del 1700 e ha due versioni: la guardia giurata e il bullo di Trastevere.
Come è vestito Rugantino?
Il costume di Rugantino comprende un cappello da gendarme, il frac rosso, il panciotto e i calzoni rossi. Alla tipica divisa del gendarme che presenta tutte quelle caratteristiche, sono da aggiungersi le calze bianche a strisce orizzontali.
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