Il reggiseno ha esattamente l’età della Tour Eiffel ma, a differenza della dama di ferro che nel corso degli anni è sempre stata amata diventando il simbolo della capitale francese, l’indumento intimo femminile sta perdendo consensi…
Quando è nato il reggiseno
Nel 1889, all’Esposizione Universale di Parigi, dove Gustave Eiffel fece conoscere al mondo la sua rivoluzionaria torre, la francese Herminie Cadolle presentò la sua invenzione altrettanto ingegnosa: per la comodità delle donne aveva diviso in due il corsetto e dato vita al primo reggiseno (in francese soutien-gorge). La bustaia e femminista francese aveva così liberato le donne da una pesante costrizione dando loro una ventata di libertà. Oggi, una nuova rivoluzione parte ancora una volta dalla Francia e si chiama “No Bra”.
Cos’è il No Bra?
Si tratta di un movimento (letteralmente significa senza reggiseno) che si iscrive nella continuità del femminismo e che parte dall’intento di liberare le donne dall’imposizione di essere belle. Libere quindi da coppe, bretelle, push up e ferretti, considerati il nuovo corsetto.
La Francia sembra essere la patria del No Bra
Italiane Pudiche sul no BRA e francesi libertine. Dopo essere state pioniere nell’utilizzo del reggiseno considerato come liberazione dalla costrizione del corsetto, le giovani donne francesi sembrano le più propense ad abbandonarlo, sempre in nome della libertà. Sottolineiamo il fatto che la Francia è oggi il Paese con il maggior numero di donne adulte che non indossano mai il reggiseno (6% contro una media del 4% negli altri Paesi). La percentuale sale nelle giovani sotto ai 25 anni d’età: 13% in Francia rispetto al 3% in Spagna, al 2% in Italia e all’1% nel Regno Unito e in Germania.
Come e quando è nato il No Bra
Durante la prima ondata del Covid e in particolare con il primo lockdown, abbiamo praticamente tutti optato per un abbigliamento comodo e adatto alla lunga permanenza in casa. Per molte donne, la comodità è anche sentirsi libere dall’indossare un reggiseno.
Secondo un sondaggio IFOP / Xlovecam sulle abitudini dei cittadini europei dopo la crisi Covid nei cinque maggiori paesi europei (Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito) effettuato su 5000 persone, per molte giovani donne, prevalentemente francesi, non si è trattato di una moda passeggera. Il 13% delle giovani donne in Francia, infatti, stimolata dall’isolamento imposto dal lockdown, ha deciso di non indossare più il reggiseno.
Secondo François Kraus, la tendenza al no reggiseno sembra attecchire maggiormente tra le giovani perché sostenuta da due tendenze già presenti prima del Covid: il neofemmisnismo che promuove la liberazione del corpo della donna e il body positivism che privilegia il comfort. Entrambi i movimenti sono particolarmente diffusi in questa nuova generazione.
Immagine di wayhomestudio su Freepik
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