Che si tratti del primo giorno di scuola dell’Infanzia o di scuola primaria, il tanto atteso “primo giorno di scuola” non è sempre facile e rappresenta, in ogni caso, un passaggio importante nella crescita dei nostri bambini. Cerchiamo di capire quali sono i cambiamenti che il nostro piccolo dovrà affrontare e cosa rappresentano per lui.
Il primo giorno alla Scuola dell’Infanzia, il bambino si trova come “catapultato” in un mondo nuovo che non conosce. Esce dal suo ambito famigliare per ritrovarsi solo, in mezzo ad altri bambini. Dovrà imparare ad essere più autonomo e a vivere in mezzo agli altri, cosa non sempre facile! I bambini non reagiscono tutti allo stesso modo. Per chi ha frequentato il nido ed è già “pieno di esperienza”, l’inserimento all’asilo è sicuramente molto più facile. Viceversa, alcuni bambini fanno molta fatica ad adattarsi a queste nuove abitudini e l’inserimento richiederà un po’ più di tempo e di pazienza…
Come possiamo aiutare nostro figlio? Possiamo prepararlo rispondendo a tutte le sue domande, dandogli tutte le informazioni che ci chiede o che pensiamo possano rassicurarlo. Percorrere insieme la strada che lo porterà a scuola per esempio, raccontargli come si svolgeranno le sue giornate, quali amichetti ritroverà, chi verrà a prenderlo e quando… sapere chi lo riporterà a casa lo aiuterà in questa prima fase.
Il primo giorno di scuola primaria è più facile. Il bambino è cresciuto ed è già abituato ad andare a scuola. Paure e preoccupazioni possono tuttavia essere ancora presenti soprattutto se si va in una nuova scuola dove non si conosce praticamente nessuno… Il bambino deve essere il più possibile rassicurato e incorragiato perché sono molte le cose che cambieranno: gli orari, le regole, le maestre, il contenuto dello zaino ed arriveranno anche i compiti!
Cerchiamo di gratificare il nostro bambino, sottolineando che la scuola primaria è la scuola dei grandi. E’ sicuramente utile coinvolgerlo il più possibile nella gestione di quello che saranno le sue giornate, cercando di responsabilizzarlo sugli orari, sugli impegni settimanali, sul rispetto del proprio materiale scolastico e di quello degli altri e mostrare grande interesse per quello che saranno i suoi progressi, raccontargli quanto è bello imparare a leggere, scrivere e contare. Può essere utile costruire insieme un calendario settimanale per aiutarlo ad orientarsi in questa nuova organizzazione.
Se il bambino dovesse manifestare un qualsiasi disagio, è importante non sottovalutare il suo malessere e cercare di capirne il motivo parlando con lui. Può capitare che le nostre ansie di genitori condizionino i nostri bambini… Ad esempio, l’apprensione del distacco provato dalla mamma può ripercuotersi facilmente sul bambino e frenare, anche se in modo del tutto inconsapevole, il suo cammino verso l’autonomia.
Sto cercando ua poesia da quando incominciavo ad andare a scuola. Sono 65 anni d’eta. Ricordo solo che iniziava cosi:
canta il gallo chicchiricchi fuori dal letto e nato il di
e il martellino del fabbro tin tin tin tin……..
Saro cosi conteneto se c’e’ qualcuno che la conosce e me la potrebbe inviare via email! Grazie tanto!
Stiamo cercando, spero di poterla aiutare!
Hai trovato la poesia? Saluti cari
[email protected]
Buongiorno, purtroppo no, mi dispiace!