I pallanuotisti devono nuotare di continuo, spostandosi velocemente, coordinando nuoto con passaggi e tiri in porta. Questa disciplina richiede quindi notevoli capacità natatorie e, rispetto al nuoto dal quale deriva, concentra lo sforzo nelle gambe e nel busto.
Le partite di pallanuoto si disputano, generalmente, in piscina. Nelle partite della pallanuoto maschile, il campo deve avere una larghezza di almeno 10 metri per un massimo di 20 metri. Per quanto riguarda le donne, il campo di gioco è di 25 metri per 17 metri. Le porte sono galleggianti ed il pallone ha una superficie molto ruvida in modo da essere facilmente preso con una mano. A seconda della fase di gioco, i pallanuotisti usano vari stili di nuotata, nuotando di frequente con la testa fuori dall’acqua e con una bracciata molto breve.
UN PO’ DI STORIA…
La pallanuoto nasce alla fine del XIX secolo, in Inghilterra e Scozia, con il nome di acquatic hand-ball trasformato poi in water polo. In origine, la pallanuoto era un gioco esclusivamente maschile e le prime partite erano disputate da galeotti portati nei fiumi o nel mare per lavarsi. In seguito, si estese a mostre, fiere ed eventi fino a diventare una disciplina sportiva.
LA PALLANUOTO AI GIOCHI OLIMPICI
La pallanuoto è stata uno dei primi sport di squadra ad essere inserito nel programma olimpico, nell’edizione del 1900 di Parigi. La pallanuoto femminile, invece, ha dovuto aspettare i Giochi olimpici di Sidney del 2000 per diventare sport olimpico.
Vedi anche>>>
Tutti gli sport acquatici
Tutti gli sport olimpici
I disegni sul nuoto
Pallanuoto e bambini: quando iniziare?
Lascia una risposta