Gli archeologi dell’Università di Leiden, in Olanda, hanno trovato che l’uomo di Neanderthal, vissuto nel Paleolitico medio tra i 200mila e i 40mila anni fa, era[ppw id=”125865722″ description=”marzo 2016″ price=”0″] molto ingegnoso.
Analizzando il sito di Pech-de-l’Azé, in Francia, gli studiosi hanno verificato che il biossido di manganese, sostanza che si pensava venisse usata per colorare di nero il corpo dei Neanderthal, in realtà veniva usata per accendere il fuoco.
Grattando i blocchi di biossido, si otteneva una polvere con cui si ricopriva la legna per rendere più facile la combustione (accensione del fuoco).
Stefania Fanucci
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