La forma virale della meningite è la più comune, non ha gravi conseguenze e si risolve, in genere, nell’arco di 7-10 giorni.
La forma batterica della meningite è più rara e più pericolosa in quanto può avere conseguenze molto gravi. I batteri più frequenti sono il Neisseria meningitidis (menigococco), lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e l’Haemophilus influenzae tipo b (emofilo o Hib). La meningite batterica colpisce maggiormente i bambini, i giovani e le persone anziane. Importanti fattori di rischio sono la vita comunitaria, il fumo e le infezioni delle prime vie respiratorie.
La meningite di origine fungina tende a colpire soprattutto persone con un deficit immunitario. Può essere letale.
COME SI TRASMETTE
Il periodo d’incubazione della meningite va da 3 a 6 giorni per la forma virale e da 2 a 10 giorni per la forma batterica.
La meningite si trasmette attraverso la saliva che la persona malata emette tossendo, starnutendo o semplicemente parlando.
I SINTOMI
I sintomi di una meningite acuta sono febbre, cefalea e rigidità della nuca. Possono aggiungersi contratture muscolari, vomito, momenti d’incoscienza, difficoltà a sopportare la luce (fotofobia) e i rumori (fonofobia) oltre a convulsioni.
Nei neonati, alcuni di questi sintomi possono non essere evidenti e tradursi in un pianto continuo, sonnolenza eccessiva, scarso appetito e irritabilità. Si può notare, a volte, un ingrossamento della testa, soprattutto nelle fontanelle.
COMPLICAZIONI
La meningite può causare danni neurologici molto gravi e permanenti come perdita dell’udito, della vista, della facoltà di apprendere e comunicare, danni cerebrali o anche paralisi. Nel peggiore dei casi, questa malattia può essere letale. La mortalità è maggiore per quello che riguarda la forma batterica.
La meningite può avere anche essere causa di complicanze a livello renale o surrenale con conseguenti squilibri ormonali.
COME SI CURA
E’ importante che il trattamento della meningite con terapia adeguata sia fatto in modo tempestivo.
La meningite batterica è trattata soprattutto con una terapia antibiotica adeguata. Ciò significa che è importante determinare il tipo di batterio responsabile della malattia sia per somministrare l’antibiotico adeguato al paziente sia per stabilire se è necessario avviare una profilassi per le persone che sono o sono entrate in contatto con il malato. In molti casi, il ricovero in ospedale è necessario.
La meningite virale, invece, non richiede una cura specifica. I sintomi tendono a risolversi nel corso di una settimana senza terapia.
COSA POSSIAMO FARE
Le vaccinazioni
La meningite batterica (la più pericolosa) si può prevenire vaccinando i bambini, secondo il calendario vaccinale anche se non esiste nessun vaccino in grado di proteggerci contro tutte le meningiti di origine batterica. Nel nostro paese, esistono 3 vaccini:
- Il vaccino anti meningite da Haemophilus Influenzae B da somministrarre al 3°, 5° e 11° mese senza altri richiami;
- Il vaccino antimeningite da pneumococco (Streptococco pneumoniae) da somministrarre al 3°, 5° e 11° mese;
- Il vaccino antimeningite da meningococco C (Neisseria meningitidis) somministrato una sola volta a 13 mesi.
Prevenzione quotidiana
- Insegnare ai bambini a curare la propria igiene personale e a lavarsi accuratamente le mani regolarmente;
- Mantenere gli ambienti puliti e areati
- Essere esigenti e attenti alla pulizia dei servizi igienici,
- Lavare regolarmente i giochi usati negli asili.
Importante: le informazioni pubblicate in questo articolo, non sostituiscono in nessun modo il parere e la prescrizione del medico.
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