COSA FANNO I RESTAURATORI?
Curano i quadri. Portano un camice come quello dei medici, guanti blu per proteggere le mani dall’uso dei solventi ma, anche, per non lasciare impronte o sudore sulle opere. Usano il bisturi, la pinza e i batuffoli di cotone per la pulitura, la mascherina per non respirare la polvere, i raggi X per le radiografie. I restauratori sono capaci di riconoscere le malattie dei quadri: le piccole crepe sottili che si formano sulla pittura si chiamano “crettature”; può accadere che si stacchi un pezzo di colore cioè si verifichi una “lacuna” oppure che la tela si allenti in alcuni punti creando una “spanciatura”! A volte, poi, ai quadri bisogna prelevare un pezzetto di colore e analizzarlo per capire come è fatta l’opera e conoscere la sua storia.
Il quadro è come una torta, fatto a strati e proprio come un dolce ben fatto, ogni strato è importante per il risultato finale!
SAI CHE I MUSEI USANO DEI “TRUCCHI” PER MANTENERE I QUADRI?
Le sale, infatti, sono climatizzate, le finestre vengono chiuse o mantenute in penombra.
LE PAROLE DIFFICILI:
tarli: insetti che mangiano il legno.
umidità: leggermente bagnato d’acqua.
ingiallimento: diventare giallo.
solventi: sostanze capaci di scioglierne un’altra.
bisturi: piccolo coltello.
pinza: attrezzo usato X afferrare pezzi metallici.
batuffoli: piccola quantità di materiale soffice.
radiografia: permette di fotografare ciò che sta sotto la superficie.
prelevare: prendere.
climatizzate: con aria condizionata.
penombra: oscurità in cui filtra un po’ di luce.
Stefania Fanucci
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