C’era una volta una rana che vide un bue in un prato.
Presa dall’invidia per quell’imponenza prese a gonfiare la sua pelle rugosa.
Chiese poi ai suoi piccoli se era diventata più grande del bue. Essi risposero di no.
Subito riprese a gonfiarsi con maggiore sforzo e di nuovo chiese chi fosse più grande.
Quelli risposero: “Il bue!”
Sdegnata, volendo gonfiarsi sempre più, scoppiò e mori.
Quando gli uomini piccoli vogliono imitare i grandi, finiscono male.
La storia della rana e del bue è stata poi ripresa dal celebre autore di fiabe Jean de La Fontaine che invita forte e chiaro a non cercare di apparire diversi da quello che siamo in realtà:
LA RANA CHE VUOLE DIVENTARE GROSSA COME IL BUE
Grande non più d’un ovo di gallina
vedendo il Bove e bello e grasso e grosso,
una Rana si gonfia a più non posso
per non esser del Bove più piccina.
“Guardami adesso” – esclama in aria tronfia:
“son ben grossa?”
“Non basta, o vecchia amica.”
E la rana si gonfia e gonfia e gonfia
infin che scoppia come una vescica.
Borghesi, ch’è più il fumo che l’arrosto,
signori ambiziosi e senza testa,
o gente a cui ripugna stare a posto,
quante sono le rane come questa!
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