Già dal quarto mese, l’embrione è sensibile al sapore dolce. Questa preferenza si accentua sin dalla nascita, mentre l’avversione per l’amaro rimane molto forte. Gli studiosi hanno dimostrato che il sapore dolce innesca dei movimenti di suzione.
IL DOLCE E’ IL PRIMO SAPORE APPREZZATO DAL NEONATO
La bocca aperta è, per il neonato, uno strumento privilegiato d’apprendimento che eserciterà nella scoperta degli alimenti. Un sapore dolce provoca nel neonato una sensazione di benessere, mentre i liquidi amari sono rifiutati e sputati. Si tratta di una semplice reazione di difesa innata. I veleni sono, in effetti, amari.
I liquidi acidi provocano una serie di smorfie sul viso del neonato: il naso si arriccia, gli occhi si strizzano, la bocca si storce. Il neonato sta analizzando e tentando di identificare il nuovo sapore.
Oltre alla scoperta dei diversi gusti attraverso i liquidi, la percezione di diversificazione dei sapori comincia verso i sette mesi di vita, quando gli alimenti possono essere introdotti, uno dopo l’altro, nell’alimentazione del bambino.
IL BAMBINO CERCA DI AFFERMARE I PROPRI GUSTI DALL’ETA’ DI DUE ANNI
Verso 2/3 anni i gusti personali del bambino si affermano e partecipano alla costruzione della sua personalità. Periodi di scoperta si alternano con periodi di “ripiegamento” alimentare. Certi cibi sono sistematicamente rifiutati, mentre altri potrebbero essere consumati ogni giorno della settimana!
L’importante è cercare di variare i cibi durante i pasti e chiedere al bambino di cercare almeno di assaggiare prima di affermare che una cosa è o non è di suo gradimento. E’ un rituale importante che permette al cervello di memorizzare le informazioni sul gusto.
SETTE ANNI, L’ETA’ DELLE GRANDI SCOPERTE
Per fortuna, tutto si sistema verso i 7 anni, quando il bambino si apre alla scoperta e diventa più disponibile a provare nuovi sapori. Diventa allora più facile ottenere da vostro figlio che accetti di assaggiare sistematicamente ogni pietanza proposta durante i pasti. Potrebbe scoprire che le odiate carote sono in realtà buonissime!
Durante l’adolescenza, vostro figlio subirà un altro periodo di turbamenti, che si ripercuoterà probabilmente sulle sue preferenze alimentari. L’evoluzione del gusto prosegue per tutta la vita!
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