La leggenda di Re Carnevale è un bel racconto da fare conoscere ai bambini, adatta sia ai bambini della scuola primaria che ai bimbi piĂą grandicelli della scuola dell’infanzia. Proponiamo questa bella storia di Carnevale anche in una versione illustrata con un disegno da colorare e da stampare gratuitamente!
La Leggenda di re Carnevale per la scuola primaria: una storia di tradizioni e festa
La leggenda di Re Carnevale è un racconto perfetto per i bambini della scuola primaria, perché unisce divertimento e apprendimento. Questa storia introduce i piccoli lettori alle origini della festa più colorata dell’anno, raccontando le avventure di Re Carnevale, il sovrano delle maschere e della gioia. Attraverso un linguaggio semplice e coinvolgente, i bambini possono scoprire il significato simbolico del Carnevale e le tradizioni che lo rendono così speciale. Un modo creativo per arricchire le attività didattiche con un pizzico di magia!
Cosa spiega la leggenda di Re Carnevale?
Questa bella leggenda ci spiega perchĂ© il Carnevale termina proprio di martedì… Secondo la storia, Carnevale era un Re, forte e potente, ma soprattutto generoso. Le porte del suo palazzo erano sempre aperte e chiunque poteva entrare nelle cucine della reggia, fornite cibi prelibati, e saziarsi a volontĂ . Ma…
Com’è nato il Carnevale
Secondo la leggenda, Carnevale era un Re, forte e potente, ma soprattutto generoso.
Le porte del suo palazzo erano sempre aperte e chiunque poteva entrare nelle cucine della reggia, fornite di cibi prelibati, e saziarsi a volontĂ .
Ma i sudditi, invece di rallegrarsi di avere un sovrano così generoso, approfittarono del suo buon cuore e a poco a poco si presero tanta confidenza, da costringere il povero re a non uscire più dal suo palazzo per non essere fatto oggetto di beffe ed insulti.
Egli allora si ritirò in cucina e lì rimase nascosto, mangiando e bevendo in continuazione.
Ma un brutto giorno, era sabato, dopo essersi abbuffato più del solito, cominciò a sentirsi male.
Grasso come un pallone ,il volto paonazzo ed il ventre gonfio, capì che stava per morire; la sua ingordigia lo aveva rovinato.
Tutto sommato era felice per la vita allegra che aveva condotto, ma non voleva andarsene così, solo, abbandonato da tutti, proprio lui, il potente Re Carnevale.
Si ricordò allora di avere una sorella, una donnina fragile, snella e un po’ delicata, di nome Quaresima, che lui, un giorno, aveva cacciato di corte.
La mandò a chiamare e lei, generosa, accorse; gli promise di assisterlo e farlo vivere altri tre giorni, domenica, lunedì e martedì, ma in cambio pretese di essere l’erede del regno.
Re Carnevale accettò e passò gli ultimi tre giorni della sua vita divertendosi il più possibile.
Morì la sera del martedì e sul trono, come precedentemente avevano stabilito, salì Quaresima.
Per risollevare l’economia del regno, lavoro duro e grosse penitenze furono le caratteristiche del suo governo.
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