In teoria questo non è[ppw id=”125865722″ description=”ottobre 2017″ price=”0″] legale perché la Costituzione spagnola proclama l’unità della nazione. Gli organizzatori sono andati, comunque, avanti: ha vinto il si anche se molti seggi sono stati chiusi e la polizia ha cercato di impedire il voto.
Madrid è la capitale politica cioè è la città dove decidono le leggi della nazione, mentre Barcellona è la città economica del Paese, nonché centro della Catalogna. La Catalogna è entrata a far parte dell’allora regno spagnolo nel quindicesimo secolo. I sovrani, in cambio, le concessero di mantenere un’autonomia sia per quanto riguardava le istituzioni sia per quanto riguardava la lingua e la cultura. In Catalogna, tuttora, oltre allo spagnolo che rimane la prima lingua, si parla, anche, un idioma differente dal resto della nazione: il catalano, appunto.
Le tensioni cominciarono due secoli dopo, quando i regnanti cercarono di limitare la libertà della regione. Da allora i conflitti hanno accompagnato la storia spagnola fino al Novecento.
A oggi la Catalogna cerca un dialogo e un appoggio internazionale… difficile passare dalle parole ai fatti!
LE PAROLE DIFFICILI
referendum: convocazione cioè invito al voto su alcune questioni.
legale: stabilito dalla legge.
costituzione: insieme delle leggi di uno Stato.
istituzioni: leggi fondamentali dello Stato.
idioma: lingua propria di una nazione.
regnanti: coloro che governano.
Stefania Fanucci
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