di Giovanni Pascoli
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Com’è stanca!
La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana
e la neve è il suo mantello.
Ha le mani al petto in croce
ed il gelo è il suo pennello
ed è il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare,
ad ascoltare,
or più spesso, or più lontano.
Piano, piano, piano, piano…
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