Anche l’Italia, circondata dal mare per[ppw id=”125865722″ description=”giugno 2017″ price=”0″] più di 7000 km di costa, soffre: è come se, ogni minuto, un intero camion di rifiuti si rovesciasse in mare… se si continua così nel 2050 ci sarà più plastica che pesci!
PERCHE’ L’ACQUA DEI MARI E DEGLI OCEANI SOFFRE?
La pesca eccessiva e illegale che la svuota, l’inquinamento che la avvelena, il cambiamento del clima che la surriscalda mettono a rischio la fauna marina che vive sotto la superficie del mare.
GLI OCEANI NON SONO SOLO UNA RISORSA AMBIENTALE MA ANCHE ECONOMICA: PERCHE’?
L’Oceano è il cuore pulsante del nostro pianeta, regola il clima, nutre miliardi di abitanti ed è il maggior produttore di ossigeno; inoltre un oceano pulito significa vivere in un pianeta più sano.
COSA POSSIAMO FARE?
Recuperare la pesca artigianale che impiega attrezzi a basso impatto ambientale e riduce gli scarti. La plastica è il più grande nemico degli Oceani: non fa male perché è tossica ma perché resta intatta per anni, non è biodegradabile e per questo gli animali marini o la inghiottono soffocandosi o ci restano impigliati.
Il modo migliore per tenere pulito il mare è quello di non lasciare in giro i sacchetti di plastica e di gettare nei cassonetti quelli che troviamo sulla spiaggia!
LE PAROLE DIFFICILI:
illegale: fuori legge.
surriscalda: scalda eccessivamente.
basso impatto ambientale: con pochi cambiamenti dannosi per l’ambiente
scarti: i rifiuti
biodegradabile: non si scioglie
Stefania Fanucci
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