I vaccini contro il Covid19 sono quello di cui tutti i paesi del mondo hanno bisogno in questo momento.
I vaccini ci sono: diverse case farmaceutiche sono riuscite a preparare in meno di un anno farmaci che permettono al nostro corpo di difendersi dal virus. Ma le dosi dei vaccini non sono abbastanza, gli abitanti della terra sono 7,8 miliardi e fino a oggi le persone che hanno potuto avere un vaccino sono meno di 300 milioni.
Come mai?
È un problema tecnico perché produrre un vaccino che funzioni è molto complicato e le aziende che hanno trovato vaccini efficaci contro il Covid non riescono a produrre tutte le dosi di cui c’è bisogno.
Come avviene la produzione di un vaccino?
Esistono vaccini di diversi tipi, ma in tutti i casi la produzione di un vaccino avviene in diverse fasi.
La prima fase è la preparazione di un composto biologico che contenga le molecole che dovranno ricevere il virus, chiamato “bulk”. Questo composto viene poi inserito in una specie di grossa tanica chiamata “bio reattore” dove [ppw id=”125865722″ description=”aprile 2021″ price=”0″]incontra il virus e, se tutto va come dovrebbe andare, genera gli anticorpi per combatterlo. Una volta che il vaccino è pronto occorre versarlo nelle fiale, senza che venga contaminato, (questo processo si chiama “infialatura”), per poi spedirlo a chi lo mette nelle siringhe per iniettarlo alla popolazione.
Diversi paesi si stanno organizzando per aumentare la produzione di vaccini. Le aziende italiane possono produrre il “bulk” e aumentare l’infialatura dei vaccini, cosa che già sta facendo un’azienda nel Lazio.
Nel giro di 6/8 mesi l’Italia potrà vaccinare velocemente milioni di europei.
LE PAROLE DIFFICILI:
vaccini: sostanze che contengono i virus o i batteri che vengono introdotti nell’organismo per renderlo immune cioè resistente alle malattie infettive.
molecole: la più piccola quantità esistente di una sostanza.
tanica: recipiente.
anticorpi: sostanze prodotte per difendersi dalle malattie.
Stefania Fanucci
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