Il superpotere del mio papĂ  – Una storia per la Festa del papĂ 

Sei alla ricerca di una storia speciale per la Festa del papà? “Mio papà è un supereroe!” è un racconto emozionante che parla di coraggio, amicizia e del ruolo fondamentale che un papà può avere nella vita di un bambino.
Leo ha cambiato città e scuola, ma ha paura di non riuscire a farsi nuovi amici. Sarà il suo papà a dargli tre preziosi consigli, rivelandogli dei veri e propri “superpoteri” per affrontare questa avventura con il sorriso. Scopri come un semplice sorriso, l’ascolto e la gentilezza possono trasformare ogni bambino in un piccolo eroe!
Perfetta come storia su papà supereroe, questa favola è ideale da leggere insieme e da utilizzare come storia per il papà da stampare o persino da colorare! Un racconto dolce e motivante, perfetto per celebrare il legame unico tra padri e figli.
Come tutte le storie per bambini che pubblichiamo, anche questa storia è illustrata con un disegno da colorare.

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Il superpotere del mio papĂ 

Leo stringeva forte il suo zainetto mentre osservava la nuova scuola. Sembrava gigantesca, piena di bambini che correvano e parlavano tra loro. Lui, invece, si sentiva piccolo piccolo.
“E se nessuno volesse giocare con me?” pensava, stringendo ancora di piĂą la spallina dello zaino.
Quella sera, a cena, Leo guardò il suo papĂ  con aria preoccupata. “PapĂ , come faccio a farmi nuovi amici? E se non piaccio a nessuno?”
Il papĂ  di Leo sorrise e gli scompigliò i capelli. “Sai, Leo, fare amicizia è come essere un supereroe!”
Leo sgranò gli occhi. “Davvero? Ma io non ho un mantello!”
“Non serve il mantello!” rispose il papĂ . “Basta avere tre superpoteri. Ti va di scoprirli?”
Leo annuì con entusiasmo.
“Primo superpotere: il sorriso! Quando incontri qualcuno, sorridi! Un sorriso è come un raggio di sole: scalda il cuore e fa venire voglia di starti vicino.”
“Okay! Posso farlo!” disse Leo, mostrando i denti in un grande sorriso.
“Secondo superpotere: l’ascolto! Se vuoi che gli altri ti parlino, devi ascoltarli. Chiedi cosa piace loro, cosa fanno nel tempo libero e mostra interesse. Così si sentiranno speciali!”
Leo annuì. “Quindi devo fare domande e ascoltare bene le risposte. Facile!”
“Esatto! Terzo superpotere: la gentilezza! Se un bambino è solo, invitato a giocare. Se qualcuno ha bisogno di aiuto, dagli una mano. Essere gentili attira gli amici come il miele attira le api!”
Leo battĂ© le mani. “Allora domani sarò un supereroe!”
Il giorno dopo, a scuola, Leo si fece coraggio. Entrò in classe, fece un grande sorriso a un bambino vicino a lui e gli chiese: “Ti piace costruire con i mattoncini?”
Il bambino sorrise a sua volta. “Sì, tantissimo! E a te?”
“Anche a me! Magari possiamo giocare insieme dopo la lezione?”
“Certo!” rispose il bambino.
A ricreazione, Leo vide una bambina che cercava qualcosa per terra. “Hai perso qualcosa?” chiese.
“Sì, la mia matita preferita!”
Leo si mise subito a cercare con lei, e dopo poco la trovò sotto un banco. “Eccola!”
La bambina gli sorrise. “Grazie! Sei molto gentile! Vuoi giocare con me e i miei amici?”
Quando Leo tornò a casa, corse ad abbracciare il papĂ . “I tuoi superpoteri hanno funzionato! Ho giĂ  fatto tre nuovi amici!”
Il papĂ  sorrise e gli diede un bacio sulla testa. “Lo sapevo! PerchĂ© i veri supereroi sono quelli che fanno del bene agli altri. E tu, mio piccolo supereroe, hai giĂ  iniziato la tua missione!”

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