Il ruolo del gioco nel legame tra genitori e figli

Il gioco rappresenta uno degli strumenti più preziosi nella vita di un bambino. Attraverso questa attività, infatti, un bambino impara a conoscere il mondo che lo circonda, a sviluppare le proprie competenze, a scoprire le proprie inclinazioni, ad acquisire consapevolezza di sé e degli altri.
Affinché giocare possa essere utile per la crescita dei più piccoli è però fondamentale che sia anche motivo di gioia. Uno dei modi per divertirsi con il gioco è sicuramente condividerlo con qualcuno che provi la stessa felicità nel giocare insieme. E quale persona migliore di un genitore per condividere questa piacevole e importantissima esperienza?

L’importanza del gioco nel rafforzare il legame genitore-figlio

Giocare insieme al proprio figlio è il primo mattoncino da posare per creare un legame forte, profondo e autentico.
Il fatto che mamma o papà condividano con il proprio piccolo le sue stesse emozioni, mettendosi allo stesso livello, fa infatti sentire il bambino valorizzato e sicuro. In questo modo il gioco non è solo un momento di divertimento, ma anche di complicità.
L’esperienza condivisa ha poi anche numerosi benefici, alcuni dei quali possiamo riassumere in 2 punti.

Il gioco come mezzo per capirsi

I giocattoli sono uno strumento importante per i genitori. Passando del tempo insieme e osservando come il bambino si rapporta con i giochi comprati per lui, un genitore ha infatti il privilegio di osservare da vicino le sue emozioni e di riconoscere eventuali segnali di stress o disagio. Ciò è basilare per capirlo meglio e per rispondere prontamente alle sue richieste.
Ma non solo. Il gioco genitore-figlio aiuta il bambino a capire come regolare le proprie emozioni. Per esempio, vedere un genitore che affronta la sconfitta con serenità o che incoraggia la collaborazione può essere un’importante lezione di vita.

Il gioco come spazio per il dialogo e l’ascolto

Un aspetto che spesso viene trascurato è il valore del gioco come momento di ascolto reciproco. Giocare con il proprio figlio è l’occasione perfetta per aprire un dialogo, non per forza fatto di parole.
Gesti ed espressioni talvolta sono più comunicativi di qualsiasi discorso che un bambino potrebbe fare. Prestando attenzione a questi segnali, si può scoprire molto su cosa lo preoccupa, cosa lo diverte e quali sono le sue aspirazioni.

Come scegliere i giochi più adatti

Ogni gioco ha il suo valore, ma bisogna anche scegliere quelli adatti all’età e alle necessità del bambino in questione. Su siti che vendono questi prodotti, come ad esempio Action, se ne trovano di tutte le tipologie:

  • per i bimbi più piccini, i giochi sensoriali sono perfetti: toccare oggetti di diverse texture, forme e colori stimola i sensi e lo sviluppo motorio.
  • per i bambini in età prescolare, i puzzle sono ideali per stuzzicare la fantasia e il pensiero logico.
  • per bambini dai 6 anni in su, i giochi di società e quelli che stimolano il ragionamento strategico, come gli scacchi, aiutano a migliorare la socialità e la capacità di pianificazione.

C’è poi da dire che non tutti i giochi si comprano. Spesso, i momenti di divertimento tra genitori e figli nascono dalla quotidianità.
Andare al supermercato, ad esempio, può diventare molto più divertente se il bambino viene coinvolto nella scelta degli ingredienti per una ricetta. L’importante è trasformare le piccole situazioni in opportunità di crescita per entrambe le parti.