Il regalo del nonno è una storia da leggere e raccontare ai bambini, un racconto tratto da “La casa dell’arcobaleno” (Feltrinelli Kids) adattato da F. Buttrago. Una bella storia che abbiamo letto in occasione della Festa dei nonni e che ci ricorda quanto i nonni abbiano la capacità di fare regali speciali, regali che non si possono comprare da nessuna parte e che regalano emozioni uniche.
Proponiamo questa storia sia da leggere online sia in una versione illustrata con un disegno da colorare e da stampare gratuitamente.
Storia sui nonni: il regalo del nonno
La brezza entrava dolcemente dalla finestra aperta, portando con sé il canto dei grilli, il profumo dei fiori di sambuco e la carezza vellutata di invisibili petali volteggianti. Il chiarore della luna piena andò a posarsi all’improvviso sugli occhi del bimbo addormentato.
Intanto sua sorella Elsy, scuotendolo per la terza volta, diceva:
Svegliati, Luis! Il nonno sta distribuendo i regali in cortile!
Il bimbo rimase seduto sul bordo del letto. – Un regalo? – chiese il bambino contento.
Non c’è niente di meglio dei regali del nonno!
L’anno precedente, Luis aveva ricevuto un albero di nespolo appena piantato, e prima il segreto del volo degli aquiloni, e prima ancora la formula segreta per tagliare e piegare animaletti di carta e ancora ancora ancora prima… il bambino non ricordava cosa c’era stato ancora ancora ancora prima, ma era sicuro di avere ricevuto regali preziosi, unici; regali che non si potevano comprare nei negozi o ai grandi
magazzini.
Luis prese la mano decisa di sua sorella e si lasciò guidare attraverso le stanze e
gli interminabili corridoi della casa, tra ritratti di nonni e trisavoli.
Dov’è il nonno? – chiese il bambino.
In cortile – disse Elsy. – Te l’ho già detto.
Guarda – disse Elsy dandogli una gomitata. – È lì.
Luis fu sollevato in aria dalle forti mani di Tomàs Gonzàles.
Guarda il cielo – disse il nonno.
Dopo averlo collocato su una sedia molto alta, contro il bordo dello steccato, e
avergli dato un cannocchiale, il nonno ripeté: – Guarda il cielo.
In piedi, fermo sulla sedia, il bambino contemplava il cielo di velluto nero, costellato di migliaia e migliaia di puntini luminosi…
Ogni bambino deve avere la propria stella preferita – disse il nonno.
C’erano tantissime stelle, ma una di loro sarebbe stata la stella di Luisito Domínguez, una stella tutta sua.
Il bimbo chiuse gli occhi con forza e pensò… Aprì le palpebre e la vide. Era scintillante di luce intensa e rosa, sospesa come una ghirlanda di cellophane e ghiaccio nel cuore dell’universo.
Quella! – gridò. – Quella!
Il nonno avvicinò il volto al cannocchiale ed esaminò il cielo in silenzio. Poi disse, individuando il bel regalo: – È la stella polare.
E la mia è Deben, nella costellazione del Cigno – disse Falsy dopo un po’.
E la mia è Aldebaran, ed è arancione – disse Elsy che non riusciva a trattenersi.
Era la prima notte che i bambini Domínguez passavano in casa del nonno ed erano sfiniti dalla stanchezza. Era ora di dormire, non c’era scampo!
A domani – disse Luisito, al riflesso della sua stella di ghiaccio nel cavo della sua mano destra.
A domani – dissero le voci dei grandi. E allora tutti i bambini se ne andarono a letto.
Storia sui nonni da stampare
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