Per quanto possibile, l’allattamento al seno è preferibile, per lo meno durante i primi quattro mesi di vita.
Il latte materno risponde perfettamente ai bisogni del neonato.
Il latte materno risponde in modo unico ai bisogni dettati dalla crescita e dallo sviluppo del neonato. Il latte prodotto dalla mamma, specificamente per il suo piccolo, è il risultato di un equilibrio assolutamente perfetto tra tutti i nutrienti necessari e una serie di sostanze che aiutano la digestione del neonato, rinforzano il suo sistema immunitario, intervengono sulla maturazione dei suoi organi, oltre a stimolare la produzione del sangue.
Il latte materno è l’unico latte in grado di modificare la propria consistenza, il proprio sapore, il proprio colore e perfino la propria composizione. Il colostro (il latte dei primi giorni) è molto liquido e tendente all’arancio mentre lo stesso latte, dopo quattro mesi di allattamento, è bianco e molto più denso. Il latte materno cambia, si arricchisce col passare dei giorni e secondo l’alimentazione della mamma ma rimane sempre perfettamente equilibrato, salvo in caso di estrema malnutrizione.
Il latte materno si evolve giorno dopo giorno, modifica i propri componenti, arricchendosi di proteine, lipidi, glucidi, acidi grassi, minerali e altri componenti in modo da rispondere al meglio al fabbisogno del neonato. Grazie al latte materno il vostro piccolo riceve il giusto equilibrio nutrizionale.
QUALI SONO I VANTAGGI PER IL BAMBINO?
Un neonato allattato al seno si ammala con meno frequenza, corre meno rischi di sviluppare allergie e sarà meno esposto al problema dell’obesità. Gli ultimi studi condotti sull’argomento, hanno infatti dimostrato che l’allattamento al seno contribuisce notevolmente alla prevenzione dell’obesità del bambino.
Gli unici complementi da somministrare a un neonato allattato al seno sono la vitamina D, la vitamina K ed il fluoro.
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IL FLUORO FA MALISSIMO!!!!!!!!!!!!!MA COSA DITE!!!!
Buongiorno,
Le linee guida del Minstero della Salute raccomandano la somministrazione di fluoro nei bambini:
“La somministrazione di fluoro per via sistemica è indicata per tutti i bambini fino a 3 – 6 anni di età che vivono in aree in cui la concentrazione dell’oligoelemento nelle acque è < 0,6 ppm, cioè la quasi totalità, ad eccezione delle aree vulcaniche. Inoltre, in Italia, il consumo di acque minerali sostituisce in buona parte quello dell’acqua potabile. Esse riportano sull’etichetta la concentrazione di fluoro che di solito è inferiore a 0,6 ppm. Per di più, quelle a concentrazione di fluoro più elevata sono, di solito, di gusto non gradito ai bambini." Il fluoro diventa nocivo se preso in quantità eccessive. Bisogna considerare, però, che l'intossicazione da fluoro si verifica nel momento in cui un bambino dovesse ingerire 200 mg di fluoro, vale a dire l'equivalente di 5.000 gocce o di 400 compresse da 0.5 mg.