Il gioco del tempo: una storia di nonni e nipoti

Storia sui nonni e i loro giochi

La Festa dei Nonni è un’occasione speciale per celebrare l’amore e la saggezza che i nonni portano nelle nostre vite. Se stai cercando una storia per la Festa dei Nonni da condividere con i tuoi bambini, “Il Gioco del Tempo” è la scelta perfetta. Questa storia affascinante non solo cattura l’immaginazione dei più piccoli, ma insegna loro anche l’importanza dei ricordi e delle tradizioni familiari. La storia sui nonni e i loro giochi è adatta sia ai bambini della scuola primaria sia ai bimbi più piccoli che frequentano la scuola dell’infanzia. La puoi leggere online o stampare gratuitamente la storia illustrata con un disegno da colorare. Basta scorerre la pagina verso il basso e seguire le istruzioni.

Il gioco del tempo: una storia sui nonni per bambini

“Il gioco del tempo” è una dolce storia che segue le avventure di un bambino di nome Marco mentre scopre una vecchia scatola di ricordi a casa dei suoi nonni. La scatola, piena di giochi come la corda per saltare, le biglie e una trottola di legno, i giochi che usavano i suoi nonni da piccoli, rappresenta un ponte tra il passato e il presente. Attraverso questa storia, i bambini imparano che, anche se i tempi cambiano e la tecnologia avanza, la gioia del gioco e l’importanza della compagnia rimangono immutabili.

Storia per la Festa dei Nonni: un regalo di valore

Questa storia sui nonni per bambini è un ottimo modo per insegnare ai più piccoli il valore delle esperienze condivise e delle tradizioni familiari. Durante la lettura, i bambini scopriranno come i loro nonni si divertivano senza l’uso di tablet o videogiochi, imparando a usare l’immaginazione e a creare ricordi duraturi.

Storia sui giochi dei nonni

C’era una volta, in un piccolo villaggio ai piedi delle montagne, un bambino di nome Marco. Un giorno, mentre era a casa dei suoi nonni, Marco notò una vecchia scatola di legno nascosta su uno scaffale alto. Era tutta impolverata e sembrava molto antica.
“Nonna, nonno! Cos’è quella scatola laggiù?” chiese Marco, con gli occhi pieni di curiosità.
Il nonno sorrise e la nonna si avvicinò, tirando giù la scatola. “Questa, caro Marco, è la nostra scatola dei ricordi,” disse la nonna, mentre il nonno annuiva con un sorriso nostalgico.
“Ricordi di quando eravamo piccoli come te!” aggiunse il nonno, strizzando l’occhio.
Marco si sedette sul tappeto, emozionato all’idea di scoprire cosa ci fosse dentro. La nonna aprì delicatamente la scatola e dentro c’erano tanti oggetti strani e meravigliosi: una corda lunga e colorata, delle biglie di vetro, vecchie figurine di carta, e una piccola trottola di legno.
“Cosa sono queste cose?” chiese Marco, stupito. “Non vedo nessun videogioco o tablet qui dentro!”
Il nonno scoppiò a ridere, e la nonna gli fece eco. “Ai nostri tempi, Marco, non avevamo tablet, videogiochi o telefonini per divertirci,” spiegò la nonna. “Usavamo la nostra immaginazione e giocavamo con quello che avevamo a disposizione.”
Il nonno prese la corda e iniziò a farla oscillare in aria. “Questo si chiama ‘salto della corda’. Era uno dei nostri giochi preferiti. Saltavamo la corda per ore, cercando di non inciampare.”
“Salto della corda?” ripeté Marco, “Io gioco al salto della corda anche in cortile con i miei amici! Non sapevo che lo facevate anche voi!”
La nonna prese le biglie e le fece rotolare dolcemente sul pavimento. “E queste sono biglie. Le facevamo rotolare a terra e cercavamo di colpire quelle degli altri per vincere la partita.”
“Anche noi abbiamo le biglie!” esclamò Marco, felice di trovare qualcosa in comune. “Le usiamo per fare gare e vedere chi riesce a farle andare più lontano.”
Poi il nonno prese la trottola di legno. “Questa è una trottola. La facevamo girare il più a lungo possibile, e ci sfidavamo a vedere chi riusciva a farla girare meglio.”
Marco guardò la trottola con meraviglia. “Non ho mai visto una trottola così,” disse. “Le trottole che conosco io sono diverse, ma anche noi le facciamo girare!”
I nonni sorrisero, contenti che Marco potesse vedere come, nonostante le differenze, alcuni giochi restavano sempre divertenti. “Vedi, Marco,” disse la nonna, “Anche se i tempi sono cambiati, il piacere di giocare è sempre lo stesso. Noi ci divertivamo tantissimo con questi giochi!”
Il nonno aggiunse, “Non avevamo la tecnologia di oggi, ma avevamo qualcosa di speciale: la nostra immaginazione. E tu, Marco, hai la fortuna di avere entrambe le cose!”
Marco sorrise, pensando a quanto si fossero divertiti i suoi nonni da piccoli. “Sapete una cosa?” disse, “Oggi voglio giocare ai vostri giochi. Scommetto che ci divertiremo tantissimo!”
“Certamente!” risposero i nonni all’unisono. E così, Marco passò il pomeriggio a saltare la corda, a giocare con le biglie e a far girare la trottola con i suoi nonni. Si accorse di quanto fosse divertente giocare senza bisogno di tablet o elettronica, scoprendo che il vero divertimento nasce dall’immaginazione e dalla compagnia delle persone care.
Da quel giorno, ogni volta che Marco andava a trovare i nonni, tiravano fuori la vecchia scatola dei ricordi e insieme giocavano e inventavano nuovi giochi, unendo il passato e il presente in un divertimento senza tempo.

 

 

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