Il Drago e l’uovo di Pasqua è una bella storia di Pasqua per bambini, adatta sia ai bambini della scuola primaria che a quelli più piccoli della scuola dell’infanzia. Una storia di Pasqua da leggere on line ma che proponiamo anche in una versione impaginata e illustrata con un disegno da colorare, da stampare gratuitamente.
Storia di Pasqua da stampare
Per stampare la storia, basta scorrere la pagina verso il basso e cliccare sul racconto impaginato e illustrato, dove segnato. Si aprirà una seconda finestra, con la storia per bambini in formato pdf, pronta per essere scaricata e/o direttamente stampata.
Storia di Pasqua per bambini: Il Drago e l’uovo di pasqua
C’era una volta un Drago che non aveva né moglie né figli e si sentiva tanto solo e tanto triste.
Un giorno passò vicino a un villaggio dove si festeggiava la Pasqua e si fermò a sbirciare attraverso i vetri delle case.
“Ma guarda un po’!” si stupì, accorgendosi che tutti, grandi e piccini, avevano ricevuto in regalo un bell’uovo. Qualcuno era colorato d’azzurro e d’argento. E qualcuno d’argento, d’oro e di tutti i colori dell’arcobaleno. Ma la cosa più straordinaria era che ogni uovo conteneva una sorpresa! Un giocattolino, un fermaglietto prezioso, due soldini di caramello o un pupazzetto morbido di peluche.
“Perché nessuno mi ha mai regalato un uovo con la Sorpresa? Si domandò allora il Drago, allontanandosi dal villaggio.
E siccome aveva un cuore molto tenero, si sedette all’ombra di una montagna e pianse un po’. “Forse” pensò “potrei trovare anch’io un uovo tutto per me”. E si mise a cercarlo dappertutto. Ispezionò le rive dei ruscelli e i prati fioriti. Cercò sotto i sassi, tra i rami degli alberi, in cima alle montagne e in fondo al mare profondo. Ma quando scese la sera, di uova con la sorpresa non ne aveva trovato neppure uno, neppure uno piccino piccino.
E cosa avvenne proprio in quel momento? Avvenne che una contadina distratta passò di lì e senza accorgersene lasciò cadere sull’erba un bell’uovo di gallina. Era un uovo molto piccolo, a dire la verità, e non era neppure colorato.
“Be’ meglio di niente” si accontentò il Drago. Prese l’uovo, lo portò a casa e per tutta la notte stette lì a guardarlo.
E così fece nei giorni e nelle notti successive, perché era così felice di possederlo che non si decideva a romperlo per vedere cosa ci fosse dentro.
“Cosa ci sarà?” si domandava. “Un pallone? Una bicicletta? Un nuovo tavolo per la cucina? Oppure una casetta con un giardino, un albero di pere gialle, un pozzo e un’ altalena?”.
Sino a che, una bella mattina, l’uovo si schiuse e cosa ne venne fuori? La testolina gialla di un pulcino!
“Oh, oh!” disse il Drago. Questa sì che è una sorpresa!”.
Oh, oh!” disse il Pulcino. “Questa sì che è una sorpresa!”. Saltò fuori dall’uovo, si guardò intorno e non vedendo nessun altro chiese al Drago: “Sei tu la mia mamma?”. Il Drago arrossì un po’ e non seppe cosa rispondere.
“Sì, Sei tu la mia mamma!” si convinse il pulcino. E così dicendo gli saltò in braccio.
Da quel giorno il Drago e il pulcino vissero sempre assieme.
E quando a Primavera arrivava la Pasqua, si regalavano l’uno all’altro magnifiche uova con la Sorpresa colorate d’azzurro, d’oro, d’argento e di tutti i colori dell’arcobaleno.
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