Il Carnevale di Venezia

Le origini del Carnevale di Venezia sono molto antiche: la prima testimonianza risale ad un documento del 1094, dove si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo carnevale compare per la prima volta.

L’istituzione del Carnevale è generalmente attribuita alla necessità da parte delle autorità di concedere alla popolazione un breve periodo dedicato interamente al divertimento ed ai festeggiamenti, durante il quale veneziani e forestieri si riversavano in tutta la città festeggiando con musiche e balli sfrenati.
Attraverso l’anonimato che garantivano maschere e costumi, si annullavano le divisioni sociali e si autorizzava persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia. Queste concessioni erano largamente tollerate e considerate un provvidenziale sfogo alle tensioni che si creavano nella Repubblica di Venezia, molto rigida su questioni come la morale dei propri cittadini e l’ordine pubblico.

Una delle maschere più antiche del Carnevale veneziano ed ancora utilizzata ai nostri giorni è la Bauta, costituita da una particolare maschera bianca, la larva, indossata sia da uomini che da donne, sotto ad un tricorno, e da un lungo mantello nero.

La festa di Carnevale diede vita a numerosi spettacoli mascherati, allestiti nei teatri della città dove, nel 1545, nacque la Commedia dell’Arte con le sue maschere ed i suoi personaggi.

Dopo un periodo d’interruzione durato quasi due secoli, la tradizione del Carnevale di Venezia è rinata nel 1979, con modalità diverse. Il Carnevale è, infatti, dedicato ogni anno ad un tema al quale ispirarsi per feste ed eventi. I giorni più importanti sono il giovedì grasso ed il martedì grasso.

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