Il bambino e la sua barca è una storia sull’estate e il mare da raccontare ai bambini o leggere insieme. Un racconto adatto sia ai bambini della scuola primaria sia ai bambini più piccoli della scuola dell’infanzia. Come per tutte le storie che pubblichiamo, proponiamo sia la versione da leggere online sia una versione da stampare gratuitamente, illustrata con un disegno da colorare. Per stampare la storia, scorri la pagina verso il basso e segui le istruzioni: si aprirà una seconda finestra con la storia per bambini in versione pdf pronta per essere stampata e/o scaricata.
Il bambino e la sua barca: storia per bambini
Questa è la storia di Mario, un bambino che viveva su una bella isola soleggiata. Mario abitava con il nonno in una piccola casa in riva al mare ed era il bambino più felice dell’isola. Eppure, non possedeva niente se non una barca. Avere una barca però, è una bellissima cosa per chi ama lavorare ed è coraggioso. E Mario lo era! Il bambino si prendeva cura della sua barca, la puliva, la grattava, la dipingeva. La barca brillava alla luce del sole ed ogni mattina lo portava a pescare. Arrivato nei posti dove passano più pesci Mario cantava e i delfini saltavano intorno alla barca per ascoltarlo.
I delfini amavano quel bambino così allegro e, quando il mare diventava più grosso, spingevano la barca senza farsi vedere per assicurarsi che tornasse a casa sano e salvo.
Anche I gabbiani erano suoi amici perché divideva con loro il pesce che pescava. E quando Mario si perdeva sul mare blu, lo rimettevano sulla strada giusta senza farsi notare.
Ogni pomeriggio, Mario tornava a casa portando pesci da mangiare, storie da raccontare e tanta gioia da dividere ed era sempre una grande festa! Il nonno lo ringraziava e Mario rideva di cuore “Non c’entro niente, è la mia barca che dobbiamo ringraziare di tutto questo!”
Ma una notte di tempesta, il mare si scatenò. Sputava onde che arrivavano fino alla spiaggia. Mario uscì per proteggere la sua barca. Il vento sollevava vortici di sabbia che gli pungevano la pelle e gli occhi! Era impossibile andare avanti… Improvvisamente un’onda più grande delle altre strappò la barca dal suo ormeggio e la portò via. Marius la vide scomparire in un lampo, ma non poté fare nulla…
Il giorno dopo, era tornata la calma. Disperato, Mario si arrampicò sull’albero più alto dell’isola per cercare di vedere la sua barca. Ma intorno a lui c’era solo blu e tanta schiuma. “Speriamo che il mare non l’abbia distrutta”, pensò preoccupato. Improvvisamente un gabbiano gli sfiorò la testa: “Gabbiano, ti prego, vola sopra il mare e dimmi se vedi la mia barca!” Il gabbiano volò via e riapparve dopo un’ora. Il bambino credette di sentirlo gridare: “Mario, Mario, seguimi!” In fretta, corse da Stefano, un vecchio pescatore: “Stefano, prestami la tua barca. Un gabbiano ha ritrovato la mia barca, devo seguirlo!” Il pescatore spalancò gli occhi: “Povero Mario, il sole ti ha scottato il cervello! Vuoi seguire un gabbiano! E perché non un granchio?” Il bambino fremeva impaziente: “Ti prego, Stefano!” “No, assolutamente no!” rispose il pescatore. “La mia barca non naviga da anni. Non so nemmeno se galleggia. Affogherai!” Mario non volle ascoltare Stefano. Tirò la barca sulla sabbia. L’uomo cercò di fermarlo ma era troppo tardi! Il bambino era già in mare. Il gabbiano era lì, sopra di lui. Mario lo seguì remando per molto tempo. Improvvisamente, scorse la sua barca, capovolta sull’acqua, che brillava come un sole.
La barca di Stefano però, non avanzava più: era troppo piena d’acqua. Mario cercò di svuotarla, ma invano… La barca stava per affondare quando, improvvisamente, a Mario venne un’idea… Iniziò a cantare, a cantare più forte che poteva. Le onde iniziarono a muoversi e i delfini apparvero! “Non sono mai stato così felice di vedervi!” esclamò il bambino sollevato. Un grosso delfino si avvicinò, Mario salì sulla sua schiena e andarono veloci fino alla barca. Gli altri delfini si infilarono sotto lo scafo e uno, due, tre… la barca tornò a galla! Il bambino spalancò gli occhi: quando si girò, la sua barca era piena di pesci! Il piccolo ragazzo sorrise: “Bella barca mia, sembra che tu abbia pescato da sola oggi!” Poi saltò sulla sua barca e navigò verso la sua isola cantando a squarciagola, accompagnato dalle risate dei delfini e dei gabbiani.
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