Il 21 marzo dedicato alle vittime della Mafia

cop-marzoLa giornata del 21 marzo, da quest’anno, sarà dedicata a tutti gli uomini e a tutte le donne che hanno pagato con la vita il coraggio di opporsi ai criminali. La Camera, una delle due parti del Parlamento ha, infatti, approvato definitivamente la legge che stabilisce la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia”. E si comincia dalla scuola: tutti[ppw id=”125865722″ description=”marzo 2017″ price=”0″] gli istituti di ogni genere e grado, dalle elementari alle superiori, organizzano iniziative per spiegare ai bambini il grande valore della lotta contro la mafia.

SAI COS’E’ LA MAFIA?
La mafia è un’organizzazione criminale che tiene tutto e tutti sotto controllo. Nata in Sicilia alla fine del 1800 dopo l’Unità d’Italia, la mafia ha una struttura organizzata: ogni cosca o famiglia controlla un territorio e impone le sue leggi con la violenza.

QUAL’E’ LO SCOPO DELLA MAFIA?
Guadagnare denaro e potere, per lo più attraverso azioni illegali. Quando l’organizzazione mafiosa ha bisogno di un medico, di un bancario o di un uomo politico per raggiungere i suoi obiettivi oppure quando un negoziante o un imprenditore si rifiuta di pagare alla cosca del suo quartiere “il pizzo” (una specie di tassa che i mafiosi pretendono), allora la mafia passa alla violenza: intimidisce con minacce e attentati, ferisce o uccide chi si oppone ai suoi piani.

MA LA MAFIA NON E’ SOLO AL SUD…
Una volta la parola mafia si riferiva solo a quella siciliana. Oggi si usa sempre più spesso il termine mafie, al plurale, per indicare tutte le organizzazioni criminali che nel nostro paese esercitano un potere violento. Ci sono anche altre mafie come quella russa, cinese, albanese, americana…
In Italia sono: la Camorra, diffusa in Campania, la ‘ndrangheta, che opera in Calabria, Cosa Nostra (o semplicemente Mafia) che si trova in Sicilia e la Sacra Corona Unita in Puglia.

SAI A COSA PUOI PARAGONARE LA MAFIA?
Ai “bulli” e ai bambini sfacciati che circolano nella scuola, violenti e aggressivi, ma solo quando sono in gruppo, quando si spalleggiano a vicenda cercando di intimorire, costringendo al silenzio: si sentono superiori e migliori.

E TU COSA PUOI FARE?

  • rispettare le regole in famiglia, a scuola e nello sport e pretendere che anche gli altri le rispettino;
  • protestare quando qualcuno cerca d’importi qualcosa perché più forte o prepotente;
  • non comprare prodotti che provengono da situazioni non consentite dalla legge;
  • vivere aiutando i bambini e i compagni in difficoltà;
  • vivere nella legalità.

SAI COSA SIGNIFICA VIVERE NELLA LEGALITA’?
Rispettare la legge e alcune regole: non gettare rifiuti per terra, pagare il biglietto dell’autobus, fermarsi con il semaforo rosso, non scavalcare le file, rispettare i più deboli, non accettare né cercare raccomandazioni o protezione dai più forti.

Per far rispettare questa legalità molte persone hanno perso la vita. Tra i più ricordati ci sono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ai quali sono dedicate diverse scuole e strade.


LE PAROLE DIFFICILI
Parlamento: assemblea delle persone elette dal popolo, che ha il compito di fare le leggi e di controllare il lavoro del Governo.
organizzazione criminale: associazione di delinquenti.
cosca: gruppo di mafiosi.
illegali: contro la legge.
bancario: che lavora in banca.
negoziante: che ha un negozio.
intimidisce: mette paura, intimorisce.
bulli: bambini prepotenti.
bambini sfacciati: che non hanno vergogna di niente.
si spalleggiano: si sostengono.


Stefania Fanucci 

[/ppw]


per sapere

E per scaricare gratuitamente il numero da stampare del Giornale di Cose per Crescere del mese di novembre 2016.