I rider, i fattorini che consegnano i pasti a domicilio portandoli con la bicicletta o con il motorino, lavorano tanto, hanno orari lunghi ma vengono pagati poco.
Troppo pesanti le condizioni di lavoro: per questo motivo i magistrati hanno cambiato il sistema e imposto nuove regole. I rider, che in Italia sono 60mila, dovranno avere un contratto (accordo) di collaborazione con un [ppw id=”125865722″ description=”marzo 2021″ price=”0″]pagamento all’ora e non più a cottimo (cioè in base al numero di consegne fatte) e dovranno poter contare su visite mediche e attrezzature per la sicurezza come le mascherine e il casco.
Quando e dove è nata l’idea di consegnare cibo pronto a casa?
Questo servizio è nato in India. Siamo nel 1890 a Mumbai: è qui che nasce la prima azienda di cibo a domicilio. Nasce la figura del “dabbawala” (colui che porta una scatola) e si sviluppa l’idea del pranzo al sacco che i dabbawala si incaricano di consegnare di casa in casa, a cui si aggiunge il servizio di ritiro delle scatole una volta finito il cibo. Nel 1995 viene aperto il primo sito (internet) per ordinare cibo online.
LE PAROLE DIFFICILI:
magistrati: persone che lavorano per la giustizia.
a domicilio: a casa.
Stefania Fanucci
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