Cos’è un drone? E’ un robot volante senza pilota comandato a distanza.
Come possono essere utili in agricoltura? I droni controllano[ppw id=”124507149″ description=”virus zika febbraio 2016″ price=”0″]la salute delle piante misurando la capacità che il campo ha di assorbire l’acqua; rilevano, attraverso sensori e fotocamere, la presenza di una tossina nociva per la coltura; aiutano a ridurre gli sprechi (agricoltura di precisione); scattano fotografie aeree che mettono in evidenza le differenze tra piante sane e piante sofferenti. L’utilizzo dei droni è semplice, non deve superare i 70 metri di altezza e deve essere manovrato entro un raggio massimo di 200 metri. Esiste un drone contadino AgroDron che distribuisce granuli e sementi sotto forma di polveri.
UN PASSO INDIETRO NEL TEMPO
L’idea di lavorare il terreno per coltivare il grano e altre piante utili è dell’uomo primitivo. Tra il nono e il settimo millennio a.C. nacquero i primi villaggi agricoli. Grazie all’aratro si riuscì a smuovere il terreno prima di seminare per renderlo più fertile. Vennero anche costruiti dighe e canali per portare l’acqua nei campi. I villaggi spesso erano su palafitte per difendersi dagli animali feroci e proteggersi dall’umidità delle zone acquitrinose.
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