I capricci di papà è una bella storia per bambini scritta da Elide Fumagalli e che ci piace leggere con i bambini. Una storia divertente e originale che i bambini potranno leggere o meglio raccontare al loro papà il 19 marzo in occasione della Festa del papà, che proponiamo sia da leggere direttamente online sia in una versione da stampare e illustrata con un disegno da colorare. Per stampare la fiaba, basta scorrere la pagina verso il basso e cliccare sulla storia dove segnato: si aprirà una seconda finestra con la fiaba per bambini in formato pdf, pronta per essere scaricata e/o direttamente stampata con una normale stampante.
I capricci di papà: storia per la Festa del papà
C’era una volta un papà birichino
che giocava sempre con il suo bambino.
Ma quando uscivano per prendersi un gelato
il papà faceva i capricci se non c’era il cioccolato.
Diceva: “E adesso io sai che farò?
Mai più gelato mangerò!”
“Prendi questo alla fragola.” Diceva il bambino
che voleva bene al suo papino.
“La fragola non la voglio e neppure la stracciatella
io voglio il cioccolato e anche una caramella!”
Poi andavano al parco a giocare
ma i capricci il papà continuava a fare:
“Voglio andare sull’altalena!”
“Non puoi, c’è già Francesca e Lorena.”
“E allora voglio andare in bicicletta”
“Ricordi l’hai lasciata da zia Loretta.”
“Voglio mangiare pizza e insalata.”
“ A merenda? “Sì anche una frittata!”
“Qui al parco se vuoi ti fanno un panino
con il prosciutto, formaggio o il salamino”
“Ti ho detto che voglio mangiare così
E se tu non mi accontenti, io mi fermo qui!”
E così il bambino sulle spalle il papà si prendeva
lo portava a casa e sul divano lo metteva.
Per cena il bimbo preparava la pizza e l’insalata
E una enorme e profumata frittata.
Ma il papà rivoleva il gelato
Non quello alla fragola quello al cioccolato.
Il bambino gli raccontava storie di maghi
Ma il papà voleva i racconti con i draghi.
Il bambino gli metteva il pigiama a quadretti
e il papà voleva quello con gli orsetti.
Poi finalmente il papà si addormentò
Il bambino sul letto si buttò.
E quella sera il bambino disse tra sé e sé:
“Adesso ho capito con questa esperienza
Che a fare il papà ci vuol tanta pazienza.
Perché, dopo averlo tutto il giorno seguito,
quasi quasi… sono impazzito!
Da domani questo gioco non lo voglio più fare
E il bambino del mio papà voglio ritornare!”
Ma oggi che tu abbia i baffi, la barba o che tu sia ricciolino
È la tua festa papà! E io sono il tuo bambino!
E quando un giorno io sarò lontano
Toccherò il vento con la mia mano.
Dentro quel vento lascerò per te
Cento grazie e mille sorrisi, più dolci di un bigné.
Perché chi è amato, impara ad amare
e chi è accudito, impara a coccolare.
A prendersi cura di animali e bambini
Di terre lontane e di amici vicini.
Il mondo cambia quando senti dentro di te
L’amore forte che un papà ha per te
Se sei amato, il mondo amerai
se sei amato il mondo cambierai
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