Per esempio prendiamo il gioco “nascondino”: a[ppw id=”125865722″ description=”agosto 2017″ price=”0″] Ercolano (in Campania), la città che secondo la leggenda fu fondata da Ercole e che è stata distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 1979, gli scavi archeologici hanno riportato alla luce un affresco in cui si vede un bambino che “sta sotto“ con le mani sul volto a chiudere gli occhi mentre un altro corre a cercare un nascondiglio e un altro ancora richiude la porta dietro la quale si nasconde. Non ci possono essere dubbi: i tre bimbetti giocavano a nascondino!
Anche se non lo sanno, tutti i bambini, prima o poi, hanno giocato al ”gioco di Empusa”, la versione di acchiapparella (o Ce l’hai) in uso nell’antica Grecia. Le Empuse erano presenze demoniache femminili che saltellando su una gamba sola si divertivano a spaventare i viandanti. Il gioco “Ce l’hai” inizia con la scelta di un giocatore che, come una Empusa, saltellando su una gamba, insegue gli altri giocatori. Nel momento in cui l’Empusa riesce a toccare uno dei suoi avversari, allora quest’ultimo prenderà il suo posto.
Anche le biglie sono di tradizione antichissima: alcune sono state ritrovate perfino nelle tombe egizie. Nel Medioevo prevalevano quelle di argilla ma le persone più ricche ne regalavano ai figli di oro e d’argento. Nel diciassettesimo secolo, in Germania andavano di moda quelle in pietra mentre le più diffuse in Italia, in vetro, sono una creazione veneziana. Le carte da gioco sono state inventate dai Cinesi.
LE PAROLE DIFFICILI:
archeologici: studio delle civiltà antiche attraverso i monumenti e i prodotti artistici che ci restano.
affresco: pittura eseguita sul muro.
demoniache: del demonio, che tendono al male.
Medioevo: l’età compresa tra la caduta dell’Impero romano d’Occidente, 476 d.C. e la scoperta dell’America nel 1492.
Stefania Fanucci
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