La storia di Freddy, il pupazzo di neve, scritta da Rita Bimbatti, illustrata con un disegno da colorare e da stampare gratuitamente. Una bella storia sull’inverno adatta ai bambini che frequentano la scuola primaria e ai bimbi della scuola dell’infanzia.
Candidi fiocchi stavano scendendo sul paesino di Arcobaldo. I bambini non attendevano altro, tanta neve per poter finalmente giocarci.
Caterina e Lorenzo, avevano passato tutto il pomeriggio al parco, dopo un’abbondante nevicata, per costruire con cura il loro pupazzo di neve: due tappi di bottiglia per gli occhi, una carota per il naso, un pezzo di stoffa rosso per la bocca.
Sulla testa un vecchio cappello nero e una sciarpa scolorita al collo, al corpo cicciotto avevano applicato una fila di bottoni marroni e una fibbia di metallo come cintura. – Che carino questo pupazzo, siamo stati bravi, vero sorellina? – esclamò felice Lorenzo.
– Bellissimo, pare quasi vero, gli manca solamente…la parola! – disse Caterina.
– La parola…chi dice che i pupazzi di neve non parlino, eh? – fece una voce roca.
I bimbi sul momento pensarono ad uno scherzo degli amici. Si guardarono intorno, ma non videro nessuno.
– Ehi, piccoli! Dico a voi! – tuonò nuovamente la voce roca.
Caterina e Lorenzo si girarono entrambi in direzione del pupazzo di neve, e videro che la sua bocca si era spostata lievemente dalla posizione originale.
– Si, si, sono proprio io che vi parlo! L’amico di neve che avete appena costruito – fece il pupazzo.
– Ma i pupazzi di neve non parlano…o almeno… -mormorò Lorenzo.
– Ma io sono speciale, mi chiamo Freddy! Sono veramente felice di fare la vostra conoscenza, mi avete costruito molto bello – disse il pupazzo.
Finché iniziò a scendere la sera, si stava facendo buio.
– Ciao Freddy, domani torneremo a trovarti! – fecero i due fratelli.
– Va bene, ma dovete farmi una promessa. Io spero di rivedervi presto, ma se questo non dovesse avvenire, non rattristatevi: ritornerò con la prossima nevicata, e voi mi ricostruirete più grande e più bello!
Caterina e Lorenzo scossero la testa, Freddy non sarebbe sparito e il giorno dopo si sarebbero ritrovati nello stesso punto, nello stesso parco. Il mattino seguente i due bambini sia alzarono presto, fecero colazione, si infilarono il cappotto e uscirono. La giornata era ancora fredda, ma soleggiata. Corsero dal loro pupazzo di neve…ma una brutta sorpresa li attendeva: Freddy non c’era più. Il sole lo aveva sciolto quasi completamente.
– Che tristezza, il nostro amico è sparito! – disse Lorenzo con le lacrime agli occhi.
Caterina si ricordò allora della promessa fatta da Freddy.
– Dai, Lorenzo, non piangere! Il nostro amico ritornerà, vedrai, ritornerà!
Alzando lo sguardo verso il cielo vide alcune nuvole scure che stavano nascondendo il sole. Sorrise.
– Ora andiamo fratellino! Mamma e papà ci stanno aspettando per il pranzo! Vediamo chi arriva primo!
Iniziarono a correre veloci, lungo la stradina che portava alla loro casa.
Storia di Freddy, il pupazzo di neve da stampare
Per stampare la storia, illustrata con un disegno da colorare, basta scorrere la pagine verso il basso e cliccare sull’immagine dove segnato: si aprirà una seconda finestra, con la storia in formato pdf, pronta per essere scaricata e/o direttamente stampata.
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