European clean up day

European clean up day (giorno di pulizia europeo) è una giornata di pulizia dai rifiuti che si svolge, da un po’ di anni, in diversi paesi Europei (dell’Europa). Questa iniziativa coinvolge cittadini, associazioni che difendono l’ambiente e istituzioni (insieme di persone che[ppw id=”125865722″ description=”maggio 2018″ price=”0″] regolano una città ad esempio il sindaco con gli assessori) che scelgono uno spazio pubblico, come un parco, una piazza, una strada o una spiaggia da pulire, in un giorno oppure in pochi giorni. In Italia i giorni di pulizia dall’abbandono dei rifiuti sono quelli della metà di maggio.

QUANTO IMPIEGANO I RIFIUTI A… BIODEGRADARSI?
La prima regola per ripulire la Terra è non continuare a inquinarla, cioè smettere di disperdere cose che non fanno parte dell’ambiente. Ogni materiale impiega un certo tempo per “biodegradarsi”. Questa parola significa decomporsi, cioè ridursi così tanto da essere assorbita dall’ambiente circostante (che sta intorno).
Lo sai che una gomma da masticare impiega 5 anni per decomporsi? Un avanzo di frutta impiega 6 mesi, mentre una lattina per bibite fino a 100 anni!

COSA PUOI FARE PER AIUTARE L’AMBIENTE?
Prima di gettare qualcosa nell’ambiente, quindi, pensaci bene! Per ambiente si intende un prato, il cortile della scuola, la spiaggia e anche le strade della città o i marciapiedi… Impara a differenziare i rifiuti e a riconoscere i cassonetti della carta, della plastica, del vetro e quello dei rifiuti organici o umido: si tratta di avanzi di cibo, frutta, verdura, resti di caffè e di pane ma anche foglie e fiori, tovaglioli e fazzoletti di carta! Ci sono rifiuti che non devono essere gettati insieme a quelli organici, ma vanno raccolti a parte e poi messi nei contenitori che troviamo in strada. Questi rifiuti saranno riciclati (recuperati e riutilizzati) e trasformati in oggetti utili. Lo sai che una tonnellata di carta riciclata evita l’abbattimento di 20 alberi?

Sai quanti rifiuti produce ogni persona in Italia? 400 chili ogni anno! Nei paesi più poveri questo non succede. Chi ha pochi soldi, infatti, mangia ciò che può mangiare e si tiene strette le cose che possiede, le protegge, le aggiusta e le fa durare. I paesi più ricchi, invece, consumano, cioè comprano, usano e poi buttano e i rifiuti si accumulano.

MA DOVE VANNO A FINIRE QUANDO SI BUTTANO VIA? CHE COSA DIVENTANO? 
La maggior parte dei nostri rifiuti domestici (della casa) finisce nelle discariche. Una discarica è un’enorme buca scavata nel suolo in cui vengono scaricati i rifiuti delle città . Molti rifiuti, invece, vengono bruciati in forni chiamati inceneritori. Alcuni di questi, i termovalorizzatori, con il calore prodotto producono energia elettrica.

Bruciando, però, i rifiuti producono fumi (insieme di gas e fuliggine che, sotto forma di una nuvola più o meno scura, si alza da qualcosa che brucia) e cenere (polvere grigiastra) che possono contenere sostanze pericolose. Gli impianti hanno dei sistemi che riducono queste sostanze ma non è ancora possibile eliminare le particelle inquinanti più piccole. Le ceneri, invece, vengono depositate in discariche speciali.

Lo sai che in natura non esistono rifiuti? Tutto è utile e anche ciò che muore è riassorbito dall’ambiente e rimesso nel circolo della vita. Prova ad imitare la natura con il sistema delle tre R:

  • Ridurre i rifiuti, cioè far durare il più a lungo possibile ciò che si usa e gettare via solo ciò che realmente è inutile;
  • Riutilizzare gli oggetti, ad esempio scrivere sui fogli di carta da entrambi i lati!
  • Riciclare le cose che scartiamo.

Stefania Fanucci 

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