I primi raggi di sole possono causare irritazioni ed eritemi, in particolar modo sulla pelle dei bambini, notoriamente più delicate. Quando prevenire non è sufficiente, si può ricorrere a rimedi naturali o cosmetici in grado di lenire i fastidi e le irritazioni. L’importante è scegliere con cura i principi attivi contenuti in creme, lozioni e spray.
Prima di partire per le vacanze, dunque, è opportuno dotarsi di tutto ciò che serve per proteggere la pelle, a maggior ragione se ci sono bambini piccoli. Grazie all’ampia proposta e alle promozioni presenti online, si possono trovare in pochi clic i migliori prodotti nel comparto della cosmetica naturale. Nelle migliori farmacie online, come ad esempio nel sito Farmasave, codice sconto e offerte consentono di acquistare trattamenti preparatori, durante l’esposizione al sole e per idratare, così come per alleviare eventuali scottature.
Cos’è l’eritema solare e come curarlo
Come riconoscere un eritema?
La terminologia è varia e spesso si fa confusione. L’eritema, tecnicamente, è una vera e propria ustione di primo/secondo grado. Avviene quando la pelle è stata esposta al sole troppo a lungo, e senza un’adeguata protezione. Solitamente compare dalle 6 alle 12 ore dopo l’esposizione. La pelle si presenta arrossata, disidratata, estremamente sensibile al tatto. Possono comparire vescicole piene d’acqua e fenomeni di esfoliazione.
Senza dubbio, è meglio prevenire la comparsa dell’eritema. Anche perché la pelle escoriata può risentire nel lungo periodo del danno subito. Per prima cosa, quando i bambini stanno molte ore all’aperto – al mare o in montagna – è opportuno proteggerli con una crema ad alta protezione, minimo 50. Anche sulle labbra è preferibile usare uno stick protettivo. Spesso ci si dimentica che i raggi UV possono far screpolare fino al sanguinamento la bocca e le zone più delicate come la punta del naso.
Naturalmente è sempre meglio evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde. La crema solare va messa più volte durante la giornata, soprattutto se il bambino ha sudato o ha fatto il bagno in piscina o in mare.
I prodotti da usare in caso di eritema solare
Se nonostante le precauzioni la pelle è stata troppo esposta ai raggi UV, possiamo agire subito applicando vari rimedi. Per attenuare subito i sintomi, di bruciore e prurito, è necessario sciacquare delicatamente con acqua fresca, non ghiacciata, le parti interessate.SI possono eseguire delicate spugnature, con un tessuto morbido e facendo attenzione a non sfregare la pelle. Bisogna impedire al bambino di grattarsi, anche se sente prurito.
Poi, bisogna reidratare immediatamente la parte danneggiata. A questo scopo esistono svariati tipi di creme a base di ingredienti naturali. Particolarmente idonei sono i principi attivi:
- dell’Aloe Vera,
- della Calendula,
- della Camomilla.
Naturalmente, bisogna abbondare con lozioni doposole rinfrescanti oppure una più efficace emulsione olio-in-acqua, che non dà fastidio nell’applicazione ma è altamente idratante.
Se il grado di eritema è grave e si presentano bolle e vescicole, è opportuno consultare il pediatra, che eventualmente prescriverà una crema al cortisone. L’idratazione deve essere costante per diversi giorni dalla comparsa dell’eritema, e se possibile bisogna anche far bere più liquidi al bambino.
Al momento di fare la doccia o il bagno, è preferibile non usare il bagnoschiuma, nemmeno quelli più delicati. Sono più efficaci gli oli o creme detergenti apposite, a base di ingredienti naturali. Si possono anche fare impacchi o bagni con polveri lenitive, come ad esempio l’avena colloidale.
Cosa fare dopo un eritema solare?
Dopo qualche giorno, quando la fase acuta dell’eritema sta lentamente migliorando, non si deve interrompere la cura. Si possono applicare creme un po’ più dense e corpose. Anche perché la pelle, a questo punto, si sarà ispessita e necessita di essere tenuta morbida e idratata. Sempre su consiglio del pediatra, se necessario si può far assumere al bambino anche degli integratori alimentari, per stimolare la produzione naturale di acido ialuronico.
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