Ecco il bruco mangia plastica!

bruco-plasticaUna biologa e apicultrice italiana ha scoperto, per caso, un bruco mangia plastica, un bruco comunemente usato come esca dai pescatori che riesce a mangiare la plastica senza particolare difficoltà. La scoperta è stata fatta osservando, dentro una busta di plastica della spesa, tanti[ppw id=”125865722″ description=”maggio 2017″ price=”0″] buchi fatti in poco tempo dalle larve della tarma della cera.

CHE COS’E’ LA LARVA DELLA TARMA DELLA CERA?
E’ un parassita degli alveari con il nome di Galleria melonella o camola del miele perché si ciba degli alveari e della cera d’api. L’organismo di questo bruco potrebbe avere un enzima capace di digerire la plastica e di distruggerla in tempi rapidi.

LO SAI CHE LA PLASTICA HA UN CICLO VITALE QUASI “ETERNO”?
Si smaltisce in oltre 400 anni perché ha una struttura chimica che la rende molto difficile da eliminare, quindi il bruco “ghiotto” potrebbe essere usato sia per la lotta all’inquinamento sia per l’eliminazione dei rifiuti plastici.


LE PAROLE DIFFICILI:
parassita: organismo animale o vegetale che vive a spese di un altro.
alveari: casetta popolata di api.
enzima: sostanza organica capace di provocare una reazione chimica, è di importanza fondamentale in tutti i processi vitali.
si smaltisce: si elimina.
eliminazione dei rifiuti: ciò che si getta via.
plastici: di plastica.


 

Stefania Fanucci 

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