Dettato su Arlecchino

Un dettato da proporre ai bambini di quarta e quinta elementare nel periodo si Carnevale. Un testo con difficoltà miste che racconta del personaggio di Arlecchino, sempre molto amato da grandi e piccini.
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Arlecchino era un grande maestro di burle ed era il più testardo dei testardi, la più vaga e la più svagata maschera del mondo. Abitava a Bergamo bassa e il suo vestito era fatto con molti zecchini colorati. Era stato cavadenti, barbiere, buffone di corte e bambino. Ha provato a travestirsi anche da nobile barone e da illustre marchese. Era affamato e spesso bastonato. Indossava un giubbetto di pezze colorate fermate da una cintura, pantaloni larghi e comodi, un cappellaccio sformato con pennacchio di coda di coniglio, una maschera a foggia di gatto-scimmia con baffi, scarpini senza lacci e una spatola. Il suo vestito era di color turchino, rosso e giallo. Arlecchino parlava veneziano ma non era nato a Venezia, aveva una maschera antica e lo conoscevano già i Latini e in Francia. Il suo sogno era quello di mettere qualcosa di buono sotto i denti. Alle sue prime apparizioni indossava un abito bianco.

DETTATO DA STAMPARE

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