L’arte di raccontare, contrariamente a quello che si pensa, è alla portata di tutti, se ci si mette passione, si lasciano da parte timidezza e paura del ridicolo, e si tira fuori entusiasmo, fiducia, sensibilità e capacità di ascolto. Aggiungiamo un po’ di audacia e spirito di autocritica e il gioco è fatto! Detta così, sembra tutt’altro che facile… ma, pensandoci bene, sono tutte attitudini e qualità che sviluppiamo e utilizziamo di continuo crescendo i nostri figli, giorno dopo giorno.
Quando raccontiamo una favola ai bambini, soprattutto se piccoli, è importante tenere sempre presente che dobbiamo sapere adattare le nostre parole, il nostro modo di raccontare e, a volte anche la storia, alle reazioni dei bambini: capacità di ascolto, spontaneità e improvvisazione possono essere di grande aiuto.
LO SPAZIO
Quando si racconta una favola a più bambini (per esempio al nido o alla scuola dell’infanzia) è utile dedicare uno spazio bel delimitato a quest’attività. L’angolo del racconto potrà essere un tappeto, ad esempio, che segnerà la differenza tra l’area di gioco e quella dell’ascolto.
Si dice che le storie siano più belle e intense se raccontate di notte ma attenzione! I piccoli hanno spesso paura del buio… Inutile provocare angosce cercando di creare un’atmosfera notturna o di grande penombra se i bambini non sono sufficientemente grandi per apprezzarla.
COME SI RACCONTA
Il modo di raccontare una favola varia secondo l’età dei bambini. Perché il racconto risulti comprensibile, è importante adattare linguaggio, tempi ed eventuali supporti all’età del bambino. Attenzione, ad esempio, a non accelerare il ritmo con la scusa che i piccoli hanno un tempo di attenzione piuttosto breve, andranno in confusione perché hanno bisogno di tempo per capire ed elaborare. I bimbi piccoli sono particolarmente sensibili al tono della voce e alla mimica del viso che non sono quindi da esagerare perché potrebbero esserne spaventati. La dolcezza del tono e della voce sono fondamentali per creare una complicità tra narratore e bambini e riuscire a condividere con loro le emozioni del racconto. Sempre per i più piccoli, non esitare a ripetere parole, gesti e situazioni: è un rituale tipico dell’infanzia che li aiuta a capire e costruire un mondo, anche se immaginario come quello delle favole.
Ogni racconto dovrebbe durare tra 15 e 45 minuti, secondo l’età dei bambini ma non è una regola in assoluto. Di solito, i bambini sono più ricettivi la mattina e a metà pomeriggio. Meglio evitare di chiedere un’attenzione prolungata prima di pranzo o dopo il pisolino pomeridiano.
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