Maschere italiane
Le maschere italiane appartengono alla storia e alle tradizioni del nostro paese. La maschera più conosciuta è senza dubbio la maschera di Arlecchino mentre altre sono rimaste più sconosciute (anche se non meno importanti) perché legate a realtà regionali.
In questa sezione, scoprirete la storia, l’origine, i colori della maggior parte delle maschere italiane dalla più famosa alla più sconosciuta alla più legata al suo territorio di origine. Tutte comunque originali e simbolo del Carnevale tradizionale.
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La maschere regionali italiane
L’Italia ha una grande ricchezza di maschere regionali di Carnevale: personaggi nati dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell’arte, da tradizioni arcaiche, oppure creati come simboli dei festeggiamenti carnevaleschi di varie città.
È riconosciuto che le maschere, con il rumore, il loro colore e il clamore che ognuna di loro fa, sono nate con lo scopo di scacciare le forze delle tenebre e l’inverno, e di aprire la strada per l’arrivo della primavera.
Quali sono le principali maschere italiane?
Qual è la maschera più famosa italiana?
Le maschere italiane di Carnevale regione per regione
- Abbruzzo: Frappiglia e Patanello
- Basilicata: i Rumit, i Campanacci, la quaremma, il cucibocca, u’ zembr, u’ fus’ (o “la parca”) e ’u zit’ e ’a zita.
- Calabria: Giangurgolo
- Campania: Pulcinella, Tartaglia, Scaramuccia e Toviello.
- Emilia-Romagna: Dottor Balanzone, Fagiolino, Brisabella, Sandrone, Mirandola.
- Friuli-Venezia Giulia: i Maschkar e gli Jutalan, te lipe bile maškire, i babaci o kukaci, le Scheintena schembln e le Scheana schembln, il Sior Anzoleto Postier.
- Lazio: Rugantino, Nina e Meo Patacca, il generale Mannaggia La Rocca.
- Liguria: Capitan Spaventa, Baciccia della Radiccia e Barudda, Cicciolin, Becciancìn, Nuvarìn e Bacì l’Inciastru.
- Lombardia: Meneghino, accompagnato da sua moglie Cecca di Berlinghitt, Beltrame, Arlecchino, Brighella, i brutt (brutti) e il Sapor, Gioppino, il Gagèt col sò uchèt, Tarlisu.
- Marche: Mosciolino, Papagnoco, il Rabachen e la Cagnera, il Vulon.
- Molise: l’uomo cervo, la donna cervo e l’uomo orso.
- Piemonte: Gianduja e Giacometta, gli sposi Stevulin, re Biscottino e la regina Cunëta.
- Puglia: Farinella, Gibergallo e Lu Pagghiùse, Don Pancrazio Cucuzziello.
- Sardegna: Mamuthone, Boe, Merdule, Mamutzone, Maimulu, Cumponidori, Thurpu.
- Sicilia: Peppe Nappa.
- Toscana: Tenterello, Burlamacco.
Trentino Alto Adige: i Matoci, i Wudelen, marascons, bufon, lachè, arlekin, pajazi, facères da bèl e facères da burt.
- Umbria: Bartoccio, Nasotorto, Nasoacciaccato, Chicchirichella, Rosalinda.
- Valle d’Aosta: le Landzette.
- Veneto: Pantalone, Colombina, Rosaura, Fracanapa, Mastro Sogar, Papà del Gnoco.
Qual’è la maschera italiana più amata dai bambini?
In Italia, una delle maschere più amate dai bambini è sicuramente quella di Arlecchino. Arlecchino è un personaggio tradizionale della Commedia dell’Arte, un genere teatrale italiano rinascimentale. La sua maschera è caratterizzata da una serie di losanghe multicolori che coprono l’intero volto, un costume colorato e spesso una lunga bacchetta. Questa maschera è spesso associata alla gioia, al divertimento e al gioco, rendendola particolarmente attraente per i bambini durante le festività carnevalesche.
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