Olimpiadi invernali 2018 di PyeongChang
La 23a edizione dei Giochi Olimpici Invernali si disputerà dal 9 al 25 febbraio 2018, a PyeongChang, nella provincia di Gangwon, nella Corea del Sud, durante 17 giorni. Nello stesso luogo, si svolgeranno i XII Giochi paralimpici invernali. Dopo tre tentativi, PyeongChang si è aggiudicata i Giochi olimpici invernali a maggioranza dei voti, alla 123a sessione del CIO (Comitato Olimpico Internazionale), svoltasi il 6 luglio 2011. La Corea del Sud ospiterà quindi i suoi primi Giochi Olimpici Invernali, 30 anni dopo i Giochi olimpici estivi di Seul del 1988. Le cerimonie di apertura e chiusura, così come la maggior parte degli eventi sportivi sulla neve, si terranno a PyeongChang, mentre tutti gli sport sul ghiaccio e lo sci alpino si disputeranno rispettivamente a Gangneung e Jeongseon.
Il Comitato Organizzatore Pyeongchang ha scelto cinque temi, vale a dire “Basse emissioni di carbonio Olimpiadi verdi”; “Gestione della Natura”; “Buona Vita”; “Persone orgogliose di tradizione e cultura”; “Globalizzazione Pyeongchang: apertura al mondo”.
“La comunità internazionale ha stabilito che lo sviluppo sostenibile è un nuovo modello per l’umanità per affrontare le sfide invisibili provocate dai cambiamenti climatici e dall’esaurimento delle risorse e ci si aspetta che i Giochi Olimpici e Paralimpici assumano un ruolo di primo piano nella realizzazione della sostenibilità – spiega il presidente del Comitato Organizzatore, Hee-Beom Lee -. Noi non risparmieremo alcuno sforzo per migliorare lo stato della Corea in ogni suo aspetto e offrire un luogo dove i cittadini del mondo restino in contatto con passione, al di là di PyeongChang 2018″.
XXIII GIOCHI OLIMPICI INVERNALI
LO SLOGAN
Passione. Connesso. Lo slogan di PyeongChang 2018 si riferisce a un mondo in cui tutti sono collegati dalla comune passione degli sport invernali, un mondo aperto a qualsiasi generazione, ovunque e in qualsiasi momento, in grado di aprire nuovi orizzonti nella costante crescita degli sport invernali.
La “Passione” si riferisce a un sentimento forte, un affetto, una cosa a cui si è molto affezionati. Ed è così che si sente PyeongChang, una città che ospita grandi manifestazioni che permettono ai visitatori di condividere la loro passione. Esprimeinoltre lo spirito olimpico e la generosità dei coreani.
“Connesso” significa collegare, unire, combinare, riconciliare e comprendere. PyeongChang è un luogo dove tutte le generazioni possono sia condividere il loro sapere che farsi conoscere al mondo, in qualsiasi momento, grazie alle ultime tecnologie coreane e alla convergenza culturale. Significa potere aprire nuovi orizzonti per un nuovo inizio, un mondo armonizzato e, ovviamente, per i Giochi Olimpici Invernali.
LE DISCIPLINE OLIMPICHE
I Giochi Olimpici Invernali PyeongChang 2018 ospiteranno 102 gare, comprese in 15 diverse discipline. Si assegneranno più di 100 medaglie d’oro, un record assoluto nella storia dei Giochi Olimpici Invernali. Da notare, l’aggiunta di sei nuove discipline: lo snowboard Big Air maschile e femminile, il pattinaggio di velocità maschile e femminile, il doppio misto curling e lo sci alpino a squadre.
Durante i giochi di PyeongChang del 2018, si disputeranno una quantità record di gare femminili e miste.
Prove sciistiche: Sci alpino, Biathlon, Sci di fondo, Free Style, Combianta nordica, Salto con gli sci, Snowboard.
Gare su pattini: Short track, Pattinaggio di velocità, Pattinaggio artistico, Hockey su ghiaccio, Curling.
Slitte: Bob, Slittino, Skeleton.
LE MASCOTTE: SOOHORANG E BANDABI
Soohorang, la mascotte dei Giochi Olimpici Invernali PyeongChang del 2018, è una tigre bianca. La parola “Sooho”, nella lingua coreana si riferisce alla protezione degli atleti, deglispettatori e di tutti i partecipanti ai giochi “Rang”, invece, deriva dalla parola “Ho-rang-i”, ma è anche l’ultima sillaba di “Jeongseon Arirang”, musica popolare tradizionale della provincia di Gangwon, dove si svolgeranno i Giochi. Simbolo di uno spirito e di una passione indomabili, Soohorang accompagnerà gli atleti, gli spettatori e tutti i partecipanti ai Giochi olimpici invernali di PyeongChang.
La mascotte delle Paralimpiadi sarà invece un orso nero asiatico dal nome Bandabi.
LA FIAMMA OLIMPICA
Durante un viaggio che durerà 101 giorni, la Fiamma Olimpica di PyeongChang 2018 attraverserà i meravigliosi luoghi della Corea del Sud, mostrando al mondo il fascino nascosto di questo bellissimo paese.
L’ITALIA AI XXIII GIOCHI OLIMPICI INVERNALI
L’obiettivo azzurro sarà, prima ancora della conquista delle medaglie, quello di stabilire un nuovo record di atleti partecipanti. Se, per ovvi motivi, il numero di 185 atleti partecipanti a Torino 2006 è decisamente irraggiungibile, la delegazione azzurra punta ad essere la più numerosa di sempre nelle gare distanti da casa: il primato attuale è di 114 atleti, quelli che presero parte a Vancouver 2010, mentre furono 113 gli azzurri a Sochi 2014 quattro anni fa, lo stesso numero dell’edizione 1998 nella giapponese Nagano. EA7 Emporio Armani veste la squadra italiana a Pyeongchang Per le squadre olimpiche e paraolimpiche italiane, EA7 Emporio Armani vestirà le squadre olimpiche e paraolimpiche italiane, rinnovando la collaborazione del gruppo con il CONI e il Comitato Paralimpico, una partnership nata nel 2012 con i Giochi di Londra. Gli atleti delle squadre nazionali indosseranno le divise sportive firmate EA7 al di fuori delle competizioni e durante gli eventi ufficiali. Ogni atleta riceverà un kit comprendente un armadio modulare che include una tuta e un cappotto in tessuto tecnico, un cappotto lungo, una polo in pile, una maglietta blu e bianca con lo stemma tricolore, una felpa, pantaloni in cotone e una serie di indumenti intimi di cotone senza cuciture. Senza dimenticare gli accessori: guanti, un cappello, una sciarpa, scarpe da corsa o impermeabili con impugnatura antiscivolo, una borsa da cabina, una borsa sportiva, uno zaino per scarponi da sci e un borsone.
PORTA BANDIERA PER L’ITALIA ALLE OLIMPIADI INVERNALI 2018
La portabandiera italiana alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi du Pyeonchang è Arianna Fontana. La 27enne pattinatrice di short track parteciperà alla sua quarta Olimpiade. Fino ad ora, la nostra pattinatrice detiene cinque medaglie olimpiche. “Sono senza parole … è un grande onore essere stato scelta come portabandiera per i prossimi Giochi olimpici. Ci sono così tante persone che mi hanno aiutato ad arrivare dove sono adesso che voglio ringraziarvi per il vostro supporto durante tutta la mia carriera, sia nella vittoria che nella sconfitta. Questa avventura olimpica è sempre più eccitante! “
IL TRENO AD ALTA VELOCITA’ IN COREA DEL SUD
Le Olimpiadi invernali (9-25 febbraio) e Paraolimpiadi (9-18 marzo) avranno il loro treno ad alta velocità: si chiama eXpress (KTX) e assicurerà il trasporto 20.910 passeggeri con 51 treni giornalieri. La linea di 278 chilometri partirà dall’aeroporto internazionale di Incheon, situato a Seul fino alla città di Pyeongchang, fino ad ora collegata alla capitale solo dalla strada, con più di 3 ore di viaggio. I XXIV Giochi olimpici invernali si svolgeranno a Pechino (Cina) dal 4 al 20 febbraio 2022. Nella stessa località si terranno inoltre i XIII Giochi paralimpici invernali. Alcune gare saranno disputate nella stazione sciistica di Xiaohaituo a circa 90 km dalla città olimpica, e altre nella città di Zhangjiakou, a oltre 200 km da Pechino.Avendo organizzato le olimpiadi estive del 2008, Pechino sarà la prima città a ospitare sia i Giochi olimpici invernali, sia quelli estivi.
LE PARALIMPIADI INVERNALI 2018
I XII Giochi paralimpici invernali Pyeongchang Donggye Paereollimpik, si svolgeranno a Pyeongchang, una delle 82 contee della Corea del Sud, dal 9 al 18 marzo 2018, nella stessa località che ospiterà i XXIII Giochi olimpici invernali. Si tratta della seconda manifestazione paralimpica che si terrà in Corea del Sud dopo l’edizione estiva del 1988. Il programma dei XII Giochi paralimpici invernali prevede 6 discipline, una in più rispetto alla precedente edizione del 2014, in seguito allo scorporo dello snowboard dallo sci alpino.
Il numero delle gare sarà di 80, 8 in più rispetto al 2014: Biathlon, Curling in carrozzina, Hockey su slittino, Sci alpino, Sci di fondo e Snowboard.
ESCLUSIONE DELLA RUSSIA
Il Comitato Olimpico Internazionale ha deciso che la Russia non potrà partecipare alle Olimpiadi invernali del 2018 a Pyeongchang, in Corea del Sud. La decisione è stata presa in seguito alle indagini sui casi di doping emersi durante le precedenti Olimpiadi invernali ospitate proprio dalla Russia a Sochi nel 2014, durante le quali è stato denunciato un complesso e organizzato programma di stato volto a somministrare sostanze dopanti agli atleti della propria nazionale. Gli atleti russi si potranno comunque iscrivere ai prossimi giochi invernali, a patto di dimostrare di non avere avuto problemi di doping: parteciperanno però come “Atleti olimpici dalla Russia”. Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach ha detto che questa decisione «dovrebbe tirare una riga» su quello che ha definito «un attacco senza precedenti ai Giochi olimpici e allo sport». A causa delle indagini sul doping russo di Sochi, la Nazionale russa era già stata parzialmente esclusa dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016, e completamente dalle Paralimpiadi. Il Comitato Olimpico Internazionale ha anche deciso di escludere il vice primo ministro e ministro dello Sport russo Vitaly Mutko dall’organizzazione di tutte le future Olimpiadi. Mutko è a capo dell’organizzazione dei Mondiali di calcio del 2018, che si terranno in Russia. Le indagini sul programma russo di doping sono durate mesi e sono state coordinate dall’Agenzia Mondiale Antidoping (o WADA, dal suo nome inglese), ed erano state sostenute dalle rivelazioni da Grigory Rodchenkov, l’ex direttore dei laboratori russi per i controlli antidoping, che supervisionò gli esami degli atleti per le Olimpiadi invernali di Sochi. Secondo quanto sostenuto da Rodchenkov, la Russia voleva sfruttare il fatto di essere la nazione ospitante delle Olimpiadi per controllare i risultati dei test antidoping. Rodchenkov ha detto di aver obbedito agli ordini del ministro dello Sport russo, che voleva «vincere a ogni costo», e di aver impedito che alcuni importanti atleti russi dopati venissero scoperti. Rodchenkov collaborò con gli agenti del FSB, il servizio di intelligence russo, per sostituire i campioni di urina degli atleti dopati con boccette pulite, dopo che l’FSB trovò il modo di richiuderle ripristinando il sigillo in modo che sembrassero intatte. Il rapporto ufficiale, coordinato dall’avvocato canadese Richard McLaren, era stato pubblicato nel luglio del 2016 e aveva stabilito «oltre ogni ragionevole dubbio» che il ministero dello Sport, l’agenzia nazionale antidoping e i servizi segreti russi avevano organizzato e attuato un sistema per imbrogliare ai test antidoping, non solo alle Olimpiadi di Sochi, ma anche ai Mondiali di Atletica su Pista del 2013 e ai Mondiali di nuoto del 2015. Il rapporto sosteneva inoltre che i laboratori antidoping russi avevano cominciato a nascondere campioni di urina da prima delle Olimpiadi del 2012 di Londra, e che la Russia imbrogliò «nella grande maggioranza degli sport». In tutto il rapporto stabilì che circa 1000 atleti di 30 sport diversi beneficiarono del programma.
LA COREA DEL NORD ALLE OLIMPIADI INVERNALI 2018
Dopo due anni di silenzio, la Corea del Sud e il suo vicino settentrionale, la Corea del Nord, si sono incontrati martedì nel villaggio di confine di Panmunjom, in una zona demilitarizzata. La Corea del Nord ha detto essere disponibile a inviare atleti e una delegazione di alto livello ai prossimi Giochi olimpici in Corea del Sud il prossimo mese (9-25 febbraio), durante un eccezionale incontro faccia a faccia tra il ministro della Corea del Sud Cho Myoung-gyon e il capo della delegazione nordcoreana Ri Son-gwon, presidente della commissione per la riunificazione pacifica del paese. Il dialogo era stato interrotto per due anni tra i due vicini di casa. “Si dice che un viaggio in due richiede più tempo di un viaggio solitario”, ha detto il nordcoreano in un’atmosfera a prima vista più rilassata del solito. “Le persone sono ansiose di vedere il Nord e il Sud muoversi verso la pace e la riconciliazione”, ha detto la Corea del Sud.