La caponata è un’autentica specialità della cucina tradizionale siciliana. Una cucina che, come molte, affonda le proprie radici nella tradizione povera, basata soprattutto su alcuni ingredienti tipici del territorio come melanzane, pomodori e basilico, protagonisti indiscussi della caponata! Ingredienti che ritroviamo in altre ricette come ad esempio la ricetta della parmigiana di melanzane. Di famiglia in famiglia, di provincia in provincia, ognuno ha la sua ricetta assolutamente perfetta: con o senza uva passa, con o senza concentrato… basta spostarsi di qualche metro per scoprire una caponata sempre diversa, ma tutte con un’inconfondibile denominatore comune: l’uso del condimento agrodolce, che da a questo piatto un profumo inconfondibile.
Cosa si mangia con la caponata?
La caponata è un contorno di verdure ottimo per accompagnare piatti di carne o pesce ma è anche perfetta servita in antipasto.
Come conservare la caponata
La caponata può essere conservata in frigorifero per qualche giorno se ben chiusa in un contenitore ermetico o ricoperta con una pellicola trasparente per alimenti. Se invece volete conservarla per l’inverno, è conservarla in barattoli di vetro da sterilizzare e da mettere sotto vuoto.
Perché si chiama caponata?
Il termine “caponata” deriverebbe da “capone”, nome con il quale in alcune zone della Sicilia viene chiamata la lampuga, un pesce dalla carne pregiata ma piuttosto asciutta che veniva servito nelle tavole dell’aristocrazia, condito con la salsa agrodolce tipica delle preparazioni a base di pesce o di verdure di quel periodo. Il popolo, non potendo permettersi il costoso pesce, lo sostituì con le più economiche melanzane e con tutti i prodotti più umili che i loro orti potevano offrigli, decretandone un successo ancora superiore e facendola arrivare fino ai giorni nostri come la cucinavano loro (o quasi).
La ricetta della caponata
Ingredienti per la caponata (per 4 persone)
- 2 grosse melanzane
- 500 g di pomodori maturi
- 2 cipolle
- 50 grammi di olive verdi denocciolate
- 1/2 bicchiere di aceto
- 1cucchiaio di zucchero
- Olio extravergine di oliva q.b.
- 1 cucchiaio di capperi
- 1 cuore di sedano
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- Sale q.b.
Come fare la caponata siciliana
- Mondare la cipolla e affettarla finemente.
- Spuntare il sedano e tagliarlo a rondelle.
- Dividere a metà le olive verdi ed eliminare il nocciolo interno.
- Lavare e asciugare le melanzane, spuntarle e poi tagliarle a pezzetti di circa 2,5 cm.
- Fare lo stesso con i pomodori.
- Scaldare una padella e tostare i pinoli per qualche minuto fino a quando non saranno dorati.
- Riprendete le melanzane: scaldare un po’ d’olio in un tegame dal bordo alto, versaci poche melanzane per volta e friggerle per qualche minuto. Una volta che saranno dorate, scolarle con la schiumarola e adagiarle su un vassoio rivestito con carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
- In un tegame ampio versare un generoso giro di olio di oliva, scaldarlo e poi soffriggere la cipolla finché non sarà appassita, quindi aggiungere il sedano; lasciare rosolare bene anche questo e poi unire i capperi, le olive, i pinoli tostati e i pomodori.
- Lasciate cuocere a fiamma bassa per circa 15/20 mn.
- Nel frattempo, versare l’aceto, il concentrato di pomodoro e lo zucchero in una ciotolina. Mescolate e, trascorsi i 15/20 mn, aggiungete la salsa agrodolce. Mescolate, alzate la fiamma e rimestate fino a quando non sarà evaporato il sentore di aceto.
- Spegnere la fiamma, aggiungere le melanzane fritte e profumare con le foglie di basilico. Mescolare per bene e trasferire la caponata in una pirofila.
- Riporre la pirofila in frigo poiché la particolarità della caponata è che va servita fredda oppure a temperatura ambiente: il giorno dopo sarà ottima!
Foto di timolina – it.freepik.com
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