L’attuale stemma spagnolo fu adottato nel 1981, quando rimpiazzò la versione del 1977 già intervenuta a sostituire quella franchista del 1945. Lo stemma costituì l’unico cambiamento.
L’origine dell’attuale bandiera spagnola risale all’insegna navale del Regno di Spagna del 1785, il Pabellón de la Marina de Guerra issato dalle navi di Carlo III di Spagna.
Durante il XVIII, XIX e XX secolo, questo schema di colori rimase intatto, vedendo alterati soltanto gli stemmi che venivano di volta in volta posizionati nella bandiera. Nella bandiera attuale, ognuno dei quattro quadranti rappresenta uno dei quattro regni che furono riuniti per formare la prima vera Spagna nel XV secolo, ovvero nell’ordine, Castiglia, rappresentata dal castello, León, identificato nello storico leone, Aragona, rappresentata dalla celebre Senyera, ed infine Navarra, richiamata dalle catene unite. Anche l’antico regno moro di Granada è inserito nel fondo dello stemma, con un frutto di melograno. Il fleur de lys in palo posto al centro degli stemmi dei regni rappresenta la casa reale regnante dei Borboni, mentre le due colonne a lato dello scudo accompagnate dal motto “plus ultra” (dal latino, “più oltre”) richiamano le scoperte e le conquiste spagnole in America. Il nomignolo popolare della bandiera è rojigualda.
Il vessillo di Madrid è costituito da un tricolore orizzontale rosso, giallo e rosso. A un terzo della larghezza della bandiera, partendo dall’inferitura, è posto lo stemma. Lo stemma è stato istituito il 19 Dicembre 1981. Gli elementi che caratterizzano lo stemma sono lo stemma del Regno di Castiglia, quello di León, la corona di ragona, il Regno di Navarra, il Regno di Granada, la Casa di Borbone-Angiò, le colonne d’Ercole, la corona del Sacro Romano Impero e quella spagnola.
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Bandiera spagnola da colorare
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