Esistono due teorie sulle origini dei colori della bandiera della Germania. Alcuni sostengono che risalgono alle uniformi dei “Lützowsches Freikorps”, corpi composti principalmente da studenti universitari che si formarono per lottare contro l’occupazione Napoleonica di gran parte della Germania, mentre altri pensano che derivino da colori simili presenti sullo stemma del Sacro Romano Impero. Questi colori furono comunque considerati come i colori nazionali durante il periodo della Confederazione Tedesca, nella prima metà del XIX secolo.
Il regime nazista di Hitler in Germania (1933), abolì la bandiera nero-rosso-oro e, con un decreto del 12 marzo venne reintrodotto il vecchio tricolore imperiale nero-bianco-rosso; si stabilì inoltre che la bandiera nazista e quella imperiale fossero utilizzate entrambe quali bandiere nazionali. Nel 1935, un anno dopo la morte del Presidente del Reich Paul von Hindenburg e l’ascesa di Hitler alla posizione di Führer, il sistema della doppia bandiera terminò e prevalse l’uso esclusivo della bandiera nazista quale bandiera nazionale della Germania, mentre la vecchia bandiera nero-bianco-rossa fu proibita e considerata “reazionaria”.
Dopo la sconfitta della Germania nazista nella Seconda guerra mondiale, la Germania venne occupata dagli alleati e cessò di esistere come stato sovrano. Il governo di occupazione bandì le bandiere nazionali esistenti. Dopo l’occupazione alleata, la bandiera nero-rosso-oro venne di nuovo adottata come bandiera nazionale. La Repubblica Federale Tedesca (Germania Ovest) la adottò il 9 maggio 1949, ed è la bandiera che conosciamo oggi.
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Bandiera tedesca da colorare
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