Nella notte tra l’1 e il 2 luglio a Dacca, capitale del Bangladesh (Asia Centrale), in un attacco terroristico sono state uccise molte persone di diversa nazionalità, tra cui nove italiani che erano in Bangladesh per lavoro. A distanza di tre giorni dall’attacco, non è ancora chiaro[ppw id=”125865722″ description=”luglio 2016″ price=”0″] chi siano gli autori della strage, anche se si sospetta dell’ISIS. Il governo italiano ha deciso di collaborare con gli investigatori in Bangladesh.
PERCHE’ HANNO ATTACCATO IL BANGLADESH?
Da anni in Bangladesh, la povertà, la disoccupazione e la scarsa sicurezza da parte delle forze dell’ordine hanno spinto la popolazione a cercare forme organizzative diverse e a rifiutare l’autorità del governo: quindi si pensa che questa strage sia avvenuta ad opera degli abitanti locali.
Anche Baghdad (Iraq, Asia sud occidentale) è stata colpita da un attacco terroristico. Due autobomba sono esplose in una zona affollata da famiglie, parecchie le vittime (morti), molti i bambini. L’attentato è stato rivendicato dall’ISIS (si è dichiarata responsabile).
Cresce la rabbia tra gli iracheni che accusano il governo di non essere capace di proteggere la popolazione.
COSA SI PUO’ FARE?
I paesi del mondo sono molto preoccupati che l’ISIS utilizzando la violenza e una grande ricchezza economica, che gli deriva dal petrolio, dai riscatti e dalla vendita di reperti (resti) archeologici, possa diventare molto potente.
Quindi, lo Stato cerca i responsabili affinché la giustizia faccia il suo corso. La solidarietà e la fraternità tra i cittadini e tra le forze dell’ordine sono le uniche risposte a questo tipo di violenza.
ISIS: (Stato Islamico dell’Iraq e della Siria) è un gruppo terrorista islamista che governa direttamente un territorio e la sua popolazione. Questi terroristi, che commettono azioni violente e di morte, sono pochi, però, rispetto alle persone che si stanno organizzando per fermare questi “assassini”: gli Stati, le Nazioni, la Polizia e le autorità’.
Stefania Fanucci
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