Come per quanto riguarda tutte le allergie alimentari, sono le proteine contenute nell’alimento a causare l’allergia (nell’uovo: ovomucode, ovoalbumina, ovotransferrina, lisozima e ovomucina).
COME E QUANDO SI MANIFESTA L’ALLERGIA ALL’UOVO
L’allergia all’uovo si può manifestare al primo contatto con l’uovo, alla prima assunzione. Si pensa, in effetti, che la sensibilizzazione (e quindi l’attivazione della risposta immunitaria) a questo alimento sia avvenuta addirittura durante la gravidanza o l’allattamento.
I sintomi compaiono poco dopo l’assunzione dell’uovo e possono essere:
- Dermatite atopica
- Orticaria
- Vomito
- Diarrea
- Mal di pancia
- Rinite
- Asma
- Il più grave ma raro, shock anafilattico
DOVE SI TROVA L’UOVO
L’uovo è presente in tantissimi alimenti che compongono la nostra dieta quotidiana: biscotti, prodotti da forno, torte, gelati alle creme, pasta all’uovo, maionese, panature, condimenti…
COSA FARE
Se avete un sospetto perché vostro figlio manifesta un disturbo dopo avere assunto un alimento contenente uovo, è bene consultare immediatamente il medico. Il pediatra o il vostro medico di famiglia potrà proporre una serie di esami o consigliare di rivolgervi ad un centro specializzato in allergologia per eseguire dei test.
Se esami o test confermeranno l’allergia al’uovo, il medico v’indicherà come non correre più rischi, eliminando i cibi che contengono uovo e sostituendoli con alterative sicure. Questo tipo di allergia, di solito, scompare dopo circa tre anni. Passato questo periodo, generalmente, il pediatra o l’allergolo indicano con quale modalità provare a reintrodurre l’uovo nella dieta del bambino.
Leggete sempre con attenzione le etichette alimentari, che per norma devono fornire informazioni specifiche sugli ingredienti affinché i consumatori abbiano informazioni complete sui prodotti alimentari che si accingono ad acquistare.
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