Sono un bambino ma sono importante
sono protetto da molta gente.
A casa la mamma e con lei il papà
i nonni, le zie, il perché, chi lo sa?
Forse a scuola sarò libero un po’.
Ma che dico! Anche lì non si può.
Ci sono le maestre, la collaboratrice,
insieme a loro la direttrice.
Ad un lungo suono di campanella
dobbiamo uscire come una catenella.
Andiamo in cortile tutti quanti in fila
la maestra ci conta dal capofila.
Poi fa l’appello e scrive qualcosa
che poi dà al bidello che raccoglie ogni cosa.
Torniamo in sezione e ci dà spiegazione
abbiamo diritto alla protezione.
Tutti devono essere vigili e attenti
che ai bambini non capiti niente.
Al centro dell’attenzione
Cosa ne pensi?
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Queste poesie sono fatte con il cuore e sono stuende