Quando si diventa genitori, sono tante le domande che affollano la mente, tutte finalizzate alla tutela del benessere del piccolo. Una delle più importanti riguarda la scelta dell’acqua ai neonati.
Se ti stai chiedendo quando iniziare a darla, ma anche come sceglierla – qui puoi approfondire le caratteristiche di una delle marche di acqua minerale indicata per lattanti e consigliata nelle prossime righe.
Quando si può dare l’acqua ai neonati?
L’acqua ai neonati come fonte di idratazione senza l’aggiunta del latte in formula può essere data solo dai 6 mesi. Prima di questa età, l’OMS consiglia l’allattamento al seno come fonte di nutrimento esclusivo per il piccolo.
Nei casi in cui la mamma sia impossibilitata ad allattare al seno o non vuole farlo, si può fare riferimento all’allattamento artificiale o a quello misto.
Nel corso dei primi sei mesi, l’acqua da sola al bambino non va data in quanto, riempiendo lo stomaco senza l’effettivo apporto di nutrienti, causa un falso senso di sazietà. Il bambino può quindi andare incontro a problemi di peso e, dal momento che si sente sazio, chiedere meno il seno. Il risultato, per le mamme che allattano naturalmente o in maniera mista, è quello di veder diminuire la produzione di latte, in quanto il bambino si attacca meno.
Quale acqua dare ai neonati?
Chiarito il fatto che, prima dei sei mesi, il latte materno o formulato è in grado di rispondere alla perfezione al fabbisogno idrico del bambino, vediamo che acqua scegliere nel momento in cui inizia lo svezzamento.
Il primo e più importante consiglio da dare in questo caso riguarda la lettura dell’etichetta, così da avere le idee chiare in merito ad aspetti come l’eccesso di minerali e fluoro, da evitare in quanto possono rivelarsi rischiosi per i reni del piccolo, che verrebbero sovraccaricati.
Nel corso degli anni il piccolo sarà in grado, grazie ai naturali cambiamenti del suo organismo, di gestire una quantità maggiore di sali minerali.
Rimane essenziale, nel momento in cui si sceglie l’acqua per i neonati, orientarsi sempre verso marche che non ne contengano troppi.
Per dare qualche numero in merito, ricordiamo che vanno benissimo le acque con residuo fisso inferiore a 150 mg/l, le così dette oligominerali.
Fondamentale è, poi, l’attenzione con cui osservare il contenuto di nitrati descritto in etichetta, che per legge, nelle acque indicate per neonati, deve essere inferiore ai 10 mg/l.
Un altro consiglio da seguire nel momento in cui si sceglie l’acqua per i neonati riguarda la quantità di floruri e calcio. Questi, infatti, devono essere contenuti in minima parte. Nel dettaglio, è consigliabile scegliere un’acqua per lattanti che abbia meno di 1.5 mg di floruri per litro, per non incorrere in fluorosi dentale e scheletrica. Similmente, il calcio deve essere basso per non interferire con la digestione del bambino.
Quanta acqua dare ai neonati?
Quando si parla di acqua ai neonati, è naturale farsi domande anche in merito all’età. Ecco i parametri da seguire raccomandati dall’OMS:
- Fino ai 6 mesi: apporto idrico giornaliero consigliato pari a 100 ml/kg di peso corporeo.
- Dai 6 mesi a un anno: 800 – 1000 ml di acqua al giorno.
- Dai 1 a 3 anni: 1100 – 1300 ml di apporto idrico al giorno.
Bisogna ricordare che l’acqua da assumere ogni giorno, anche durante gli anni dell’infanzia, deve essere adeguata al proprio fisico e fabbisogno. Fin dall’inizio dello svezzamento, quindi, è bene acquistare biberon e dosatori che possano aiutare le mamme a tenere d’occhio i quantitativi di acqua dati al proprio bebè.
Quale acqua scegliere per la preparazione di latte artificiale?
L’acqua ai neonati, nei primi sei mesi di vita, può essere utilizzata per diluire il latte in polvere o nella preparazione delle prime pappe.
In questo caso, verso quale acqua è meglio orientarsi? Le raccomandazioni da seguire sono le medesime da considerare quando si parla di acqua per lo svezzamento.
Cruciale è controllare che il residuo fisso non sia troppo alto. Un valore ideale è attorno a 100 mg/l, peculiarità che rende l’acqua piacevolmente leggera.
In merito ai valori del sodio, un numero che può essere considerato eccellente quando si sceglie l’acqua per i neonati è attorno ai 7 mg/l.
Oltre all’assenza di nitriti, è cruciale considerare anche quella di arsenico. Come mai è bene evitare acqua con tracce di queste sostanze?
Il principale motivo è la loro capacità di legarsi all’emoglobina, che viene modificata e trasformata in metaemoglobina, proteina che si differenzia dalla prima per via dello stato differente riguardante l’ossidazione del ferro.
La metaemoglobina può rivelarsi, sia nel periodo dell’allattamento, sia quando inizia lo svezzamento, molto pericolosa per la salute del bambino, in quanto compromette l’arrivo dell’ossigeno ai tessuti.
L’acqua migliore per i neonati ha le caratteristiche appena descritte anche nei casi in cui si ha a che fare con un bambino stitico. In questi frangenti, più che agire sull’acqua può essere necessario, se il bambino è allattato artificialmente o se ha già iniziato lo svezzamento, chiedere consiglio al pediatra.
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