Il Pescatore di Fabrizio De André

Il pescatore di Fabrizio De André

Il Pescatore di Fabrizio De André” è una delle canzoni più emblematiche e amate della musica italiana. Questo brano, composto dal cantautore genovese nel 1970, rappresenta un pilastro della sua discografia e della canzone d’autore italiana. In questo articolo esploreremo il significato profondo di questa canzone, la sua storia e l’impatto che ha avuto sulla cultura musicale italiana. Proponiamo inoltre un video tratto da Youtube per ascoltarla e il testo da leggere online oltre a una versione da stampare gratuitamente. Per stampare il testo, scorri la pagina verso il basso e segui le istruzioni.

Storia e contesto di “Il pescatore” di Fabrizio De André

“Il Pescatore” di Fabrizio De André è stato pubblicato per la prima volta come singolo nel 1970 e successivamente incluso in diverse raccolte dell’artista. La canzone racconta la storia di un pescatore che, durante una pausa dal suo lavoro, incontra un fuggitivo. Nonostante la situazione ambigua, il pescatore offre al fuggitivo cibo e ospitalità, dimostrando un’umanità e una compassione che vanno oltre le apparenze e il giudizio.

Significato e analisi del testo

Il testo de “Il Pescatore” è ricco di simbolismi e significati nascosti. De André utilizza il personaggio del pescatore per rappresentare l’umanità pura e incontaminata, capace di atti di gentilezza incondizionata. Il contrasto tra il pescatore e il fuggitivo crea un dualismo tra bene e male, legge e compassione, sottolineando l’importanza dell’umanità in ogni situazione.

Il pescatore di Fabrizio De André. testo della canzone

All’ombra dell’ultimo sole
S’era assopito un pescatore
E aveva un solco lungo il viso
Come una specie di sorriso

Venne alla spiaggia un assassino
Due occhi grandi da bambino
Due occhi enormi di paura
Eran gli specchi di un’avventura

E chiese al vecchio dammi il pane
Ho poco tempo e troppa fame
E chiese al vecchio dammi il vino
Ho sete e sono un assassino

Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
Non si guardò neppure intorno
Ma versò il vino e spezzò il pane
Per chi diceva ho sete e ho fame

E fu il calore di un momento
Poi via di nuovo verso il vento
Davanti agli occhi ancora il sole
Dietro alle spalle un pescatore

Dietro alle spalle un pescatore
E la memoria è già dolore
È già il rimpianto d’un aprile
Giocato all’ombra di un cortile

Vennero in sella due gendarmi
Vennero in sella con le armi
Chiesero al vecchio se lì vicino
Fosse passato un assassino

Ma all’ombra dell’ultimo sole
S’era assopito il pescatore
E aveva un solco lungo il viso
Come una specie di sorriso
E aveva un solco lungo il viso
Come una specie di sorriso

L’impatto di “Il pescatore”

Questa canzone ha avuto un impatto significativo sulla musica italiana, diventando un inno alla semplicità e alla bontà d’animo. È stata reinterpretata da numerosi artisti e rimane una delle canzoni più eseguite e amate dai fan di De André e dagli amanti della musica d’autore italiana.

“Il Pescatore di Fabrizio De André” non è solo una canzone, ma un vero e proprio manifesto dell’umanità e della compassione. La sua semplicità melodica, unita alla profondità del testo, ha reso questo brano un classico senza tempo. Se non avete ancora avuto l’opportunità di ascoltarla, vi invitiamo a farlo per immergervi nella poesia e nella bellezza della musica di Fabrizio De André.

Testo da stampare

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